La tragica morte di Maria e Francesca non possono passare invano.
Non per quanto attiene all’accertamento delle eventuali responsabilità: gli organi deputati a tanto sapranno appurare il reale svolgersi dei fatti e se qualcuno ha sbagliato.
La morte di Maria e Francesca per noi comunità, invece, determina che non è più tempo di tergiversare.
Un territorio vasto e complesso come il nostro non può permettersi una struttura ospedaliera “incompleta”. Il piano sanitario prevedeva (e continua a prevedere…) delle scelte nette, drastiche per armonizzare e migliorare la qualità dei servizi sanitari. Perché non si compiono queste scelte ? Perché si consente il permanere di una situazione che sa di “precarietà” in un settore fondamentale come la sanità?
La Regione Campania ci deve una risposta. Chiara, netta, precisa. Con i tempi e le modalità necessari affinché i cittadini del ns. territorio possano avere un servizio sanitario adeguato. In cui la qualità dei servizi erogati sia non solo sostanzialmente positiva ma produca anche una altrettanto positiva percezione.
Non solo. Ma la morte di Maria e Francesca deve stimolare in ciascuno un forte senso di solidarietà. Non lasciamo soli i figli di Maria. L’A.C., dal canto suo, saprà fare la propria parte.