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Ercolano, verso le elezioni: si ipotizza Strazzullo-bis

strazzulloStrazzullo bis alla guida di Ercolano per le prossime amministrative locali? Ipotesi da non sottovalutare : questo quanto trapelato da alcune fonti di un Pd che vede protagonisti di un’ipotetica sfida alle primarie l’assessore Antonello Cozzolino e il consigliere renziano doc Ciro Buonajuto . Due figure diverse e determinate a guidare la città che però non impensierirebbero più di tanto l’attuale primo cittadino Strazzullo .

La politica “di piazza e ristorante” tanto in voga a Ercolano individuava persino nell’onorevole Luisa Bossa una candidata eccellente in casa del Pd per la poltrona di sindaco : come deus ex macchina la Bossa sarebbe stata vista quale unico elemento politico capace di riportare gli indisciplinati “paesani di partito” all’ordine. La notizia avrebbe sollevato numerose polemiche tra gli ercolanesi che anelano ad un cambiamento forse ancora lontano dalla realtà a giudicare dall’identikit ( fatta eccezione per la new entry Buonajuto) dei candidati a sindaco nel Pd.

In questo marasma l’apparente immobilismo di Strazzullo non sarebbe altro che una strategia attendista finalizzata a serrare i ranghi delle legioni di elettori che nell’ultima tornata elettorale garantirono al noto camice bianco successo plebiscitario alle urne. Tra incontri gastronomici, parate di piazza, inciuci di palazzo e riunioni “partenopee” la politica ercolanese tenta di dare un volto e un nome al prossimo sindaco di una comunità che si gioca il tutto per tutto alle prossime amministrative locali. Ecco che dopo il caratteristico letargo quinquennale riappaiono consiglieri e galoppini nelle principali arterie cittadine pronti a promettere mari e monti pur di racimolare voti.

Di moda le “liste civiche” in molti casi, fortunatamente non in tutti, intese quali bagaglio di voti da mercanteggiare con il pezzo da novanta di turno al miglior prezzo. In sintesi al momento tutto si muoverebbe perchè nulla muti all’interno di una cittadina vesuviana in cui sono veramente in pochi a credere ancora.
Alfonso Maria Liguori.

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