Castellammare, presentato il Meeting del vino campano: obiettivo accoglienza

20141118_115942«Un meeting è un momento che manca sul nostro territorio che deve imparare a puntare sull’accoglienza». Così Filippo Staiano della segreteria scientifica di “Comunicazione ed Eventi” ha presentato questa mattina la prima edizione del Meeting del vino campano, rassegna dedicata ai migliori produttori regionali in programma domenica 23 e lunedì 24 novembre a Castellammare di Stabia. A ospitare la manifestazione sarà l’hotel Stabia, posto nel centralissimo corso Vittorio Emanuele.

L’evento è promosso appunto dall’agenzia Comunicazione ed eventi, guidata da Stefano Fontanella ed Elisabetta De Caro, in collaborazione con Ais Campania (associazione italiana sommelier), con l’alto patrocinio della Regione Campania, dell’Ascom Stabia e dell’Azienda autonoma di cura soggiorno e turismo stabiese, dell’associazione Movimento turismo del vino, dell’associazione Donne del vino, della condotta Slow Food Monti Lattari, la due giorni dedicata al “nettare di Bacco” avrà come protagonisti i migliori artigiani campani del vino, che da sempre hanno saputo valorizzare le colture e i prodotti del territorio regionale attraverso modelli produttivi unici e sperimentali, in grado di unire il rispetto per il territorio, la cultura e le tradizioni della sua gente con l’attenzione per l’innovazione e la ricerca. Un modello positivo, concreto e replicabile, in grado di risollevare l’economia campana e ripristinare la fiducia verso le produzioni tipiche delle nostre terre.

«Si tratta di un evento al quale parteciperanno oltre quaranta tra produttori e cantine della nostra regione – ha spiegato Nicoletta Gargiulo, presidentessa dell’associazione italiana Sommelier Campania – ed è la prima volta che a Castellammare si tiene un momento del genere».
Il primo Meeting del vino campano sarà articolato in un ricco ventaglio di attività, incontri, percorsi degustativi, mostre e dibattiti che avranno come filo conduttore il vino, prodotto rappresentativo dell’identità e della cultura della nostra regione.

«Abbiamo deciso di patrocinare il meeting – ha detto Johnny De Meo, presidente dell’Ascom Stabia – perché la città verrà arricchita dalle persone che arriveranno e la visiteranno».

Si partirà domenica 23 novembre, con una giornata, ad ingresso gratuito, dedicata prevalentemente al contatto diretto tra i produttori e il grande pubblico degli eno-appassionati. La cerimonia inaugurale è in programma alle 16 e 30. Gli interessati potranno accedere ad un percorso degustativo a pagamento (quota di 5 euro) che gli consentirà di assaporare i prodotti delle cantine espositrici. Alle 18 invece vernissage della mostra fotografica “Catch the Grape”, il vino da ammirare, in collaborazione con l’associazione culturale Made in Camp, e la presentazione del libro “I brindisi che ho in mente – L’agenda dei brindisi 2014” di Giancarlo Esposito a cura del giornalista Gianrocco Traisci.

«Ho raccolto in un libro tutti i brindisi della mia vita – ha detto lo scrittore Esposito – dando un senso più profondo allo stesso concetto di brindisi. Nel volume ci sono citazioni e c’è la storia del brindisi, insieme alla presentazione di una nuova figura sociale, ovvero il brindatore».
Lunedì 24 novembre, invece, le aziende presenteranno, stavolta con ingresso regolato da inviti, i nuovi prodotti di cantina agli operatori del settore horeca, ai buyer, alla stampa specializzata, agli esperti e ai blogger, ma anche ai tanti appassionati estimatori del vino. Tra le iniziative in programma nella seconda giornata va ricordato alle 17 si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Turismo enologico sostenibile in Campania – Per un’accoglienza d’eccellenza”. Il dibattito nasce da un’esigenza moderna di promozione turistica, costruita non solo sulla valorizzazione dell’enorme giacimento culturale regionale, ma orientata al racconto del territorio nella sua integrità, in special modo, ripartendo dalla valorizzazione delle zone rurali e delle loro comunità che basano sull’agricoltura, il vino, il cibo e l’ospitalità i valori profondi del loro vivere collettivo. Tali zone, depositarie di valori ed istanze autentiche in questo momento storico si ripropongono in tutta la loro verità e modernità.

A moderare e condurre sarà Francesco Aiello, giornalista e scrittore enogastronomico. Interverranno Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania; Giuseppe Festa, direttore del corso di perfezionamento in Wine business dell’Unisa; Nicoletta Gargiulo, presidente dell’associazione italiana sommelier Campania; Emanuela Russo, presidentessa dell’associazione Movimento turismo del vino Campania; Maria Ida Avallone, presidente dell’associazione “Le donne del vino Campania”; Giuseppe Orefice presidente dell’associazione Slow food Campania.
«Ho grande stima per gli organizzatori – ha affermato Osvaldo Conto dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Castellammare – e credo sia importantissimo partecipare ad un evento per lo sviluppo delle nostre materie prime. Assieme al vino abbiamo deciso di proporre un percorso artistico: si tratta di una serie di sculture archeologiche in pasta di zucchero».
A seguire il laboratorio di degustazione di vini “Gran tour” Le perle campane, un suggestivo viaggio tra i migliori vitigni regionali condotto da Nicoletta Gargiulo, presidentessa della sezione campana dall’associazione italiana sommelier. Tale sezione è dedicata a 35 partecipanti, su prenotazione, con una quota di 8 euro. A conclusione dell’evento poi è in programma una cena di gala all’insegna della convivialità, dell’eleganza e della sana cucina mediterranea, coadiuvata dal servizio degli esperti sommelier dell’Ais Campania (per la cena è gradita la prenotazione).
Sempre nell’ambito della rassegna, poi, è prevista la mostra “Archeo dulcis”, organizzata dal Club pasticcieri italiani in collaborazione con l’Azienda autonoma di Cura, soggiorno e turismo di Castellammare.

«Devo dire grazie alle cantine che hanno aderito – ha continuato Staiano – e Castellammare è da sempre un centro importante di accoglienza e proprio le cantine stanno puntando sull’accoglienza come momento importantissimo per lo sviluppo. La mancanza di eventi come questo hanno influito sulla mancata sinergia di aziende, istituzioni e associazioni per lo sviluppo del nostro territorio».

«Ho avuto la fortuna di girare il mondo – ha concluso Stefano Fontanella della direzione di Comunicazione ed Eventi – ma sono molto legato a questa terra. Sono davvero emozionato per l’inizio di questo meeting e mi auguro che questo lavoro continuerà negli anni a venire».

Francesco Ferrigno

Raffaele Cava

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano