A Scafati il prossimo 26 Novembre decreterà la fine del contratto con l’Aipa, servizio che ancora attualmente si occupa delle tanto discusse strisce blu che negli ultimi mesi sono arrivate ad espandersi esponenzialmente anche in zone periferiche della città.
Pare che alla gestione della sosta, come già da un bel po’ nell’aria, passerà quindi all’Aipa e, le parole del suo presidente Eduardo D’Angolo in merito la questione fanno ben sperare opposizione e cittadini. Infatti, buona parte delle proposte promosse con enfasi negli ultimi mesi dagli attivisti di Scafati Arancione verranno sposate dal nuovo progetto.
Questo il commento di Francesco Carotenuto di Scafati Arancione: “Le nostre proposte, recepite positivamente sia dal sindaco che da D’Angolo, hanno trovato un riscontro positivo anche nella popolazione e nei cittadini a cui abbiamo personalmente presentato i nostri progetti tramite la massiccia campagna che abbiamo avviato già in precedenza. Per ora non cantiamo ancora vittoria fin quando non vedremo realizzate le nostre come l’esenzione dal pagamento per i primi trenta minuti di sosta, la riduzione di strisce blu o l’istallazione delle strisce rosa per donne in stato di gravidanza”.
Il sindaco Aliberti con le sue dichiarazione chiarisce la nuova direzione intrapresa dal servizio di sosta a pagamento: “Il servizio della sosta a pagamento in questi anni è stato sicuramente utile alla città perché ha consentito un maggiore controllo e ordine dei flussi stradali ma, sono evidenti e sotto gli occhi di tutti i cittadini le enormi criticità del piano parcheggi messo a punto dalla precedente amministrazione: il numero eccessivo di strisce blu in centro e il conseguente numero esiguo delle strisce destinate, invece, alla sosta libera, il sistema di assegnazione, ingiustificato, della sosta a pagamento nelle periferie e le modalità di abbonamento.
E’ indispensabile che della questione si faccia carico l’intero Consiglio Comunale affinchè a breve si ridefiniscano le modalità di gestione e un nuovo piano parcheggi da concordare con le associazioni di categoria. E’ stata valutata anche la possibilità di prorogare il servizio ma ciò, purtroppo non potrà avvenire a causa delle irragionevoli condizioni che mi sono state comunicate dall’ACSE e imposte dall’AIPA: un anno di proroga e la decurtazione del 70% dell’agio da riconoscere all’Ente è una proposta inaccettabile. Auspico che il consiglio Comunale insieme all’Acse che, in questi anni ha maturato grande esperienza in questo settore, mettano in campo una proposta, che tenga conto delle esigenze della città e delle problematiche sociali che deriveranno dall’interruzione del servizio”.
Raffaele Cirillo