Piranesi a Praga grazie al sostegno dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura

Piranesi ILe note della “Follia” di Arcangelo Corelli nei saloni dello storico palazzo Clam-Gallas di Praga hanno fatto da cornice il 19 novembre scorso all’apertura della mostra che la capitale boema dedica ad uno dei maestri dell’arte barocca: Giovanni Battista Piranesi. In esposizione le opere grafiche complete del grande artista italiano in tutta la loro varietà tematica ed espressiva: le schede del ciclo “Carceri”, gli album dedicati ai monumenti classici, le fantasie architettoniche, i disegni di architettura d’interni e i trattati teorici. Particolarmente affascinante per i numerosi spettatori presenti, l’espressività e i mondi misteriosi evocati dalla serie “Carceri”, le cui atmosfere – con vertiginose fughe di scale e corridoi interminabili –
sono state fonte di ispirazione per artisti del calibro di Victor Hugo, Honoré de Balzac, Charles Baudelaire, Aldous Huxley e Maurits Cornelis Escher.

“Il genio grafico del barocco italiano”, secondo la definizione dei curatori dell’esposizione, o “il Rembrandt delle rovine”, è tra le più grandi figure dell’arte europea del 18° secolo. Architetto, grafico, archeologo e “designer” ante litteram, grazie ad una perfetta padronanza della tecnica di incisione, fu celebrato sin dalle prime produzioni come pittore di panorami che esaltano la bellezza della Roma classica e moderna. Molti tra nobili, turisti e studiosi dell’epoca si recarono nella città capitolina grazie anche alle suggestioni suscitate dalle sue vedute; un successo che ben presto divenne un fenomeno europeo e che attirò l’attenzione della nobiltà boema e morava.

Non a caso per l’allestimento della mostra sono state selezionate opere provenienti dalla Galleria nazionale di Praga, dal Museo arcivescovile di Kromeriz, dalla Galleria della Moravia e dalla Biblioteca della Moravia di Brno, dal Museo delle arti decorative di Praga e da numerose collezioni private. Col passare degli anni l’opera di Piranesi si è via via costituita come una sorta di collegamento armonico tra le arti grafiche italiane e le bellezze architettoniche della capitale boema. Un legame richiamato dall’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca, Aldo Amati, che nel suo intervento di saluto ha sottolineato l’altissimo senso del bello che accomuna Praga e l’arte di Piranesi. La mostra “Giovanni Battista Piranesi, genio grafico del barocco italiano (1720-1778)” è organizza dalla Galleria Nazionale di Praga in collaborazione con l’Archivio della Città di Praga, sotto l’egida dell’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca, dell’Istituto Italiano di Cultura e della Camera di commercio e dell’industria italo-ceca. Curatori: Blanka Kubíková e Dalibor Lešovský. Apertura al pubblico presso il palazzo Clam- Gallas (Husova 20, Praga 1) fino al 1 ° febbraio 2015, tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 10 alle 18. Nei mesi primaverili del 2015 è prevista una nuova esposizione delle opere nella
storica città di Olomouc.

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