Torre Annunziata, narcotraffico internazionale: 17 condanne e 20 assoluzioni

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Si è chiuso con 20 assoluzioni e 17 condanne il maxi processo alla holding che importava droga da Spagna e Olanda per il mercato di Torre Annunziata e dintorni. La sedicesima sezione del tribunale di Napoli non ha accolto appieno la richiesta di oltre 300 anni di carcere formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e ieri mattina si è espressa cancellando a quasi tutti gli imputati il reato di associazione mafiosa, contestando solo il narcotraffico ai condannati. A tutti gli imputati, arrestati nell’ambito del mega blitz dell’ottobre dello scorso anno condotto dalla polizia a Torre Annunziata, veniva contestata l’associazione mafiosa finalizzata allo spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina, canapa indiana e droghe sintetiche (MDMA), importate da Spagna e Olanda. Il verdetto abbreviato, pronunciato ieri, ha restituito un’altra verità sui presunti capi e gregari dei clan Gallo-Cavalieri, che erano accusati di aver creato un cartello criminale unico con gli Annunziata, i Licciardi e i Falanga, grazie alla mediazione degli Scarpa “caramella” di Torre Annunziata. L’organizzazione – parallela a quella costruita da un altro Vincenzo Scarpa, alias “’o dottore” – era capace di rifornirsi nascondendo gli stupefacenti nei tir. Ma ieri sono arrivate risposte importanti dall’aula del tribunale partenopeo.

Il collegio difensivo, formato dagli avvocati Giuseppe Riccio, Carmine Iovino, Antonio de Martino, Giuseppe Ricciulli, Maria Formisano, Ciro Ottobre, Anna Fusco, Roberto Cuomo, Giuseppe De Luca, Salvatore Impradice e Carmine Iannuzzi, ha convinto di più dell’accusa, che si era limitata ad una richiesta “lampo” di condanne, con una requisitoria di appena mezz’ora per spiegare le sue tesi: due gruppi criminali associati, che fanno capo da una parte a Luigi e a Vincenzo Gallo Battipaglia, dall’altra a Pasquale, Vincenzo “caramella”, Gabriele e Natale Scarpa. Poco tempo, che non ha convinto i giudici, che hanno cancellato parte delle accuse.

E così sono arrivate le condanne di Pasquale Scarpa a 14 anni, mentre a 12 anni per Natale Cherillo e Luigi Gallo (di Francesco), appena 10 anni a Vincenzo Scarpa (considerato uno dei capi), e ancora 8 anni e 8 mesi a Salvatore Scarpa, 8 anni a Pasquale Gallo e Antonio Bottino, pene minori agli altri. Tra gli imputati assolti “per non aver commesso il fatto” figura, però, il nome di un altro dei presunti “promotori”, ovvero Vincenzo Battipaglia Gallo, nonché quello di altri “Scarpa”.

CONDANNE
Pasquale Scarpa 14 anni
Natale Cherillo 12 anni
Luigi Gallo (di Francesco) 12 anni
Vincenzo Scarpa 10 anni
Salvatore Scarpa 8 anni e 8 mesi
Pasquale Gallo 8 anni
Antonio Bottino 8
Pasquale Cinque 6 anni
Luigi Gallo (di Pasquale) 6 anni
Francesco Giorgio 5 anni
Giovanni Cecco 5 anni e 4 mesi
Ciro Marcedulo 5 anni e 4 mesi
Fernando Nocera 5 anni e 4 mesi
Salvatore Musto 3 anni
Vincenzo Romano 3 anni
Massimo Giacomelli 3 anni
Raffaele Cecco 2 anni

ASSOLUZIONI
Salvatore Abbellitto, Salvatore Sorrentino, Vincenzo Battipaglia Gallo, Daniele Capasso, Francesco Maresca, Gennaro D’Orsi, Eugenio Ricciardiello, Clelia De Simone, Alfonso Annunziata, Carlo Aprile, Nicola Russo, Luciano Gargiulo, Montella Salvatore, Carlo Salerno, Sangiovanni Salvatore, Gabriele Scarpa, Natale Scarpa, Nunzio Scarpa, Raffaele Tarantino, Luca Tufano.

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