Il sindaco ha parlato con un rappresentante della cooperativa Santa Croce presente al momento del sopralluogo e visitato gli spazi dove i rifugiati provenenti dai centro di accoglienza posti alle “frontiere del mare” soggiorneranno (al momento sono presenti tre nigeriani, mentre altri tre siriani sono stati trasferiti dopo avere soggiornato a Torre del Greco una sola notte). “Ho voluto rendermi conto di persona – prosegue il primo cittadino – quale fosse la reale situazione.
Dopo avere atteso invano che qualcuno si decidesse a contattare il rappresentante dell’amministrazione comunale della città che ospita questo centro, dopo che la stessa amministrazione non è stata né interpellata né informata su quanto stava accadendo, ho deciso di recarmi personalmente nell’ex Villa Green. Oltre ai presunti abusi, che andremo a valutare con gli uffici preposti, ritengo che la struttura per come è fatta è troppo piccola per ospitare cinquanta persone, senza tenere conto dell’indispensabile personale della cooperativa. Sbagliato sarebbe leggere, come qualcuno sta provando a fare in queste ore, la nostra iniziativa come un segno di mancato rispetto verso queste persone che scappano dalla guerra e dalla miseria. A loro, a questi rifugiati, invece va tutta la nostra solidarietà, già palesata con iniziative di volontariato portate avanti nei mesi scorsi. Noi però abbiamo il dovere di vigilare sul pieno rispetto delle regole, a maggior ragione se il rispetto di queste stesse regole viene imposte attraverso controlli rigidi a tutti i torresi”.