“Tempo di scelte” al liceo Pitagora di Torre Annunziata

liceoLa vita di un diciottenne è piena di scelte: l’esame di stato, la patente, l’università, il lavoro, la voglia di indipendenza. Per la prima volta si confronta con il mondo reale, uscendo fuori dal guscio che l’ha tenuto rinchiuso per tutto questo tempo, e la cosa lo spaventa. Molti non si sentono pronti ad affrontare quelle scelte da cui dipenderà una buona parte del proprio futuro ed è facile sentirsi confusi.

Per questo motivo il Liceo Pitagora – Croce di Torre Annunziata ha ospitato, lo scorso 19 Novembre, un convegno formativo con lo scopo di aiutare le giovani menti a chiarirsi un po’ le idee. Un orientamento certamente diverso dall’usuale giro per gli atenei, che finisce per “disorientare” ancora di più gli studenti. L’incontro, seguito da molti ragazzi delle quinte del liceo e dell’Istituto tecnico “Cesaro”, è stato tenuto da Tommaso Aiello, CEO della società EMBLEMA di Bologna. Definito “il facilitatore”, Aiello crea un dialogo diretto tra i giovani e mondo del lavoro che, di conseguenza, si proietta nella scelta universitaria.

Il suo interventosi è incentrato specialmente sull’ambito lavorativo, fornendo preziosi consigli ai ragazzi, su quali strategie utilizzare per ottenere un lavoro, su come presentarsi ad un colloquio, su come strutturare un curriculum e sulle riflessioni da fare per comprendere al meglio quale strada intraprendere. Prima di introdurre il discorso, Aiello ha chiarito il significato della parola “Emblema”, che potrebbe essere tradotta col termine “brand”, che in italiano sta per marchio. Il marchio è l’identità di un soggetto e ogni soggetto, poiché fornito di identità, deve trovare il suo percorso. È iniziato così un discorso lineare che si è basato su disparate tematiche, che andavano dalla situazione economica italiana attuale fino ad alcune figure lavorative di cui spesso non si conosce l’esistenza.

In Italia, infatti, nonostante la crisi e la disoccupazione, c’è una grossa percentuale (22%) di posti di lavoro che rimangono vacanti, a causa di una scarsa offerta di persone idonee a svolgere quel tipo di occupazione. Le grandi aziende italiane offrono circa 3.000 posizioni, contro le complessive 300.000 offerte dalle piccole aziende sparse sul territorio che cercano spesso giovani in grado di soddisfare particolari esigenze del settore.

Cosa cercano, dunque, i recruters (HR managers)? Aiello ha consigliato come curare l’immagine, rendendola coerente alla propria identità, raccomandando di badare bene ai contenuti che si inseriscono sui social network , in cui si è iscritti, fonte di ricerca per eventuali cacciatori di teste. Ha illustrato, inoltre, importanti strategie per scrivere un’email accattivante e rigorosamente priva… di errori di grammatica. Una conferenza del genere ha aperto gli occhi ai giovani riguardo ad alcuni aspetti sui quali, probabilmente, non avrebbero riflettuto. Alcuni saranno ancora indecisi sulle scelte che prenderanno di qui a poco, ma adesso sarà certamente più facile stabilire le proprie priorità e scandagliare la situazione, fino alla completa chiarezza delle idee.

Sicuramente molto utile, l’incontro ha spronato ad analizzare se stessi, a comprendere l’importanza di trovare un lavoro che piaccia e che sia fonte di motivazione, fattore ricercatissimo al giorno d’oggi, specialmente tra i giovani. Ognuno ha competenze diverse e disparate, magari sconnesse fra loro, che sono tuttavia utili al fine di avere davanti agli occhi diverse possibilità. “Impara l’arte e mettila da parte”.

L’ideale, tuttavia, è quello di una scelta consapevole, ben studiata, che non si basi per forza sull’università che, seppur molto importante per la formazione, costituisce solo una tappa per il raggiungimento della propria autorealizzazione. A questo punto, arrivati ai fatidici 18 anni, questa esperienza insegna che è bene guardarsi intorno, ma è importantissimo conoscere se stessi e le proprie aspettative per poter affrontare con serenità il domani.

Anna Scassillo

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