A Scafati il clima di violenza e criminalità che ha caratterizzato gli ultimi mesi, giungendo al suo apice nelle recenti esplosioni verificatesi in città, una di queste nelle immediate vicinanze della casa del capogruppo consiliare del PD Vittorio D’Alessandro, spingono nuovamente i vertici del partito democratico scafatese a puntare il dito contro il primo cittadino. Infatti stavolta le accuse dei democratici additano il sindaco Pasquale Aliberti come incapace di contrastare l’ondata di criminalità che attanaglia la città tra incendi, attentati, rapine e prostituzione: “Il primo cittadino evidentemente non ha ben presente la gravità dei fatti che hanno scosso la città lasciando la cittadinanza allibita e sgomenta. Il susseguirsi di eventi criminosi porrebbe, inevitabilmente, qualunque amministratore responsabile dinanzi a un interrogativo : ‘Quale interesse sta armando la mano criminale? ‘
Il primo cittadino, invece, anziché ascoltare il grido d’allarme e di paura degli scafatesi, anziché mostrarsi solidale e provare a contrastare il livello di tensione che si avverte in città, vive candidamente momenti di puro egocentrismo misti ad isterici attacchi di vittimismo. Egli stesso ha dichiarato di essersi sentito additato come ‘la causa del contesto criminale che pur si vive a Scafati’, accusa mai rivolta.
Evidentemente le imminenti elezioni regionali non gli consentono quella giusta lucidità per comprendere che quando ci si pronuncia in discorsi di legalità e di conflittualità sarebbe saggio non solo misurare le parole ma anche girarsi indietro o di fianco e vedere in quale situazione imbarazzante si trova la sua amministrazione. La strategia di fare leva su sentimenti irrazionali che tendono ad individuare l’avversario politico come capro espiatorio o nemico pubblico è roba antica che non attecchisce più sull’opinione pubblica. Più semplice e comodo non entrare nel merito delle questioni e artare teatrini da illusionista con il silenzio complice e servile della sua maggioranza.
Scafati non ha bisogno di un adulatore che ha a cuore solo i propri interessi, siamo stanchi della demagogia; c’è bisogno di chi, in maniera seria e responsabile, si assuma il difficile compito di garantire trasparenza e vivibilità, servizi e sicurezza. Questa città ha bisogno di riappropriarsi della sua dignità, la stessa che un manipolo di amministratori improvvisati le ha strappato senza ritegno. E mentre c’è in questa città chi continua a bearsi del vuoto delle proprie parole, il Partito democratico continua a lavorare sulle questioni che riguardano il bene comune. Le scomposte reazioni del Primo cittadino puntano a distogliere l’attenzione dai non pochi problemi che Scafati è costretta a vivere quotidianamente.
Il Partito democratico non cade nelle provocazioni e continuerà a fare nel Consiglio comunale un’opposizione costruttiva, dura, combattiva, concreta parlando con parole di verità.”
Raffaele Cirillo