Personale del Corpo forestale dello Stato di Castellammare di Stabia e del locale Ufficio Tecnico si sono recati, per via mare, a bordo di mezzo nautico del CFS, in dotazione del Comando Provinciale di Napoli, ai piedi della frana che nella notte del 23 u.s. in loc. “Gonfalone” di Capri ha provocato uno smottamento di terra mista a ghiaia, roccia e alberi per circa 40/50 mt. a partire dal livello del mare, per una larghezza di circa 10/15 mt interessando una fitta vegetazione spontanea.
Entrambe le due Amministrazioni che hanno proceduto al sopralluogo hanno ritenuto opportuna esperire l’ispezione per via mare e sotto costa, al fine di appurare la consistenza metrica dell’evento franoso; evento che ha interessato un costone a picco sul mare e la cui situazione metrica era impossibile visionare dall’alto.
Il distacco del materiale è avvenuto sottostante i terrazzamenti di due immobili e terreni privati e tale situazione rappresenta un forte pericolo in caso di suo ulteriore scivolamento verso il basso ed a picco lungo il costone, impattando sulla sottostante costa.
Tale situazione di dissesto geomorfologico, oltre a rappresentare un potenziale pericolo per i fruitori dei predetti cespiti, rappresenta altresì un pericolo anche per le persone che navigano nel sottostante tratto di mare sovrastato dalla frana (a ridosso dello stabilimento Bagni da Gioia).
Sul punto si è riscontrata assonanza di valutazione in sede di sopralluogo tra il personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Capri e del personale del Corpo Forestale dello Stato.
Vi è infine da puntualizzare come la zona già di molti anni risulta interdetta sia a mare che a terra con specifiche Ordinanze della Capitaneria di Porto e del Comune di Capri e che la medesima area è stata in passato oggetto di un incendio boschivo, eventuale causa originaria della situazione di dissesto e friabilità dell’area oggetto di frana.