Ad aprire la serata di buon compleanno, il simbolo di Napoli Pulcinella, l’attore Angelo Iannelli.
“Se” Foss” nu’ mago pigliass”e tifos”e tutt”o munno e ogni culur janch, nir, giuven, viecchie e criature e mettesse dint”a nu’ stadio, a canta’ l’inno da pace e nanz’a tutto ce mettesse n’angelo e Dio che si chiamm” Ciro Esposito ,a pace fosse gia’ ncopp”a sta’ terra”.
Il messaggio della pace di Pulcinella è stato forte: basta con la violenza negli stadi, bisogna tornare a divertirsi con le famiglie senza razzismo e odio, ma solo con l’amore al gioco piu’ bello al mondo il calcio. Ha riscaldare il folto pubblico e’ stata la paranza Vesuvius, amici dei genitori di Ciro, durante l’esibizione del gruppo, una lacrima di Antonella Leardi, madre di Ciro saliva in cielo, mentre il padre, Giovanni, stringeva forte le mani ad Antonella un intercalarsi di gioie e dolori. La paranza Vesuvius, con i suoi artisti: Carmine Grimaldi, Stefano Salvadore, Felice Allocca, Lina Di Marzo, Angelica Amato, Enzo Esposito, Antonio Menna, Carlo e Rosa Fidati e tanti altri, in particolare il suo timoniere Angelo Iannelli, hanno voluto fare una sorpresa in un giorno particolare.
Tanti gli auguri pervenuti sul palco non solo tradizioni popolari, ma anche la comicita’, con Simone Schettino, Lino D’Angiò e Peppe Iodice, la musica con gli artisti Franco Ricciardi, Monica Sarnelli, Cabarap, Ida Rendano, Valentina Stella, Anna Capasso, Enzo D’Aniello, Gianni Lanni e tanti altri, tutti si sono stretti ancora una volta vicini alla famiglia Esposito gridando Ciro Vive ancora.