Egregio Sindaco, cari cittadini di Vico Equense,
Inderogabili impegni istituzionali non mi permettono di essere con voi oggi per prendere parte alla cerimonia di demolizione dell'”Ecomostro di Alimuri”.
Mi preme tuttavia contribuire a questo importante momento. Un avvenimento che, come sottolineato dal Primo cittadino Gennaro Cinque nella lettera inviatami, è fondamentale per il territorio della Penisola Sorrentina. Ma non solo. Credo infatti che la giornata di oggi possa servire anche a dare un segnale chiaro ai cittadini: e cioè che la tutela del nostro territorio è e sarà priorità delle amministrazioni locali e del Governo nazionale.
C’è tanto da fare per rimediare ai drammatici errori del passato e dobbiamo partire da ciò che è più logico, ma purtroppo non scontato. La prima battaglia che abbiamo il dovere di portare avanti è infatti una battaglia culturale, per promuovere atti responsabili da parte di tutti nella tutela dell’ambiente.
Sarebbe un grave errore pensare di poter riuscire a mettere in sicurezza iI nostro Paese se non poniamo al primo posto la difesa del territorio: è nostro dovere custodirlo, perché non ci appartiene; è nostro dovere preservarlo, per consegnarlo migliore ai nostri figli.
Serve, per questo motivo, un profondo cambio di mentalità: le amministrazioni locali devono avere il coraggio e la serietà di vietare |e costruzioni in zone ad alto rischio idrogeologico. Occorre il ripristino dei luoghi in cui si è costruito in violazione delle basilari leggi di natura.
Ognuno è chiamato a fare la sua parte, Enti locali e Stato centrale, perché in tema di prevenzione le accortezze non bastano mai, per evitare incidenti come quelli già visti e che da anni si ripetono drammaticamente.
Da Ministro dell’Ambiente, non posso dunque che appoggiare pienamente la vostra azione odierna, che rappresenta senza dubbio una vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia.
Da parte mia, continuerò a lavorare con tenacia perché in futuro non ci sia più il bisogno di demolire ciò che sconsideratamente l’uomo ha costruito deturpando il paesaggio e violentando il territorio.
Un caro saluto a tutti Voi.
Gian Luca Galletti