Incuria a pochi passi dal centro di Sant’Agnello. Il tabellone per le affissioni sul rettilineo di via Monsignor Gargiulo (a soli 250 metri dalla decantata Piazza Sant’Agnello ed appena 150 dalla casa di riposo versa da un anno in condizioni pietose. Ad inizio dicembre dell’anno scorso, infatti, un grosso camion finì contro l’impianto, sfondandolo. Da quel momento lo scheletro del tabellone numero 29, nonostante le segnalazioni, è rimasto inclinato ed instabile a fare da monumento al “problem solving” locale quando non ci sono imminenti interessi elettorali.
Un lungo anno nel quale passanti, anziani e cittadini meno pratici con le nuove tecnologie sono rimasti all’oscuro di manifestazioni, bandi di concorso, lutti, consigli comunali e molte altre informazioni tradizionalmente riportate proprio dai manifesti.
Eppure fino al 2013 l’impianto rappresentava uno dei “monofacciali” più ambiti dagli attacchini perché di maggiore visibilità rispetto ad altri, con il vantaggio di essere ubicato all’uscita di alcuni parchi condominiali con molti residenti. Tra i più penalizzati, il gruppo consiliare di minoranza che proprio quest’anno aveva realizzato un giornale murale su fogli di grandi dimensioni (ancora leggibile, con una buona lente d’ingrandimento, sulla pagina facebook “ Liberi e uguali per Sant’Agnello”) per “offrire un’informazione alternativa a quella autoreferenziale di Palazzo”. Chi, quest’estate, è andato direttamente al Comune per ricordare al funzionario responsabile che il problema del tabellone era rimasto irrisolto, si è sentito rispondere verbalmente che nel frattempo era stata programmata e prevista la sostituzione di una ventina di tabelloni danneggiati su tutto il territorio comunale.
A ben guardare, la determina di settore, la numero 42 del 16 aprile 2014, affida la sostituzione urgente ad una ditta di Sant’Agnello, di 15 pannelli in lamiera zincata all’interno delle tabelle pubblicitarie perché degradati. Per una spesa di circa tremila euro. Operazione poi avvenuta ma ad esclusione di questo “scheletro”, rimasto ancora più abbandonato e fatiscente: il tabellone 29, infatti, già dopo l’incidente che lo danneggiò era ormai inutilizzabile ed andrebbe a tutt’oggi sostituito. E nel quartiere rimane l’amara constatazione che per l’incidente di un privato è stata penalizzata, già da un anno, la collettività.
Nello Pollio