Risultato parzialmente raggiunto dopo il “clamore” suscitato sugli organi di stampa dal senatore Pietro Langella e dai consiglieri di opposizione Gennaro Langella e Francesco Faraone.
L’assessore Marcone ha prontamente rassicurato sui rischi per l’incolumità dei cittadini ed ha annunciato un intervento “già programmato” per la settimana prossima.
«Se per farci ascoltare dall’amministrazione ed ottenere dei risultati per i cittadini dobbiamo rivolgerci agli organi di stampa per fare quanto più clamore sulle criticità che quotidianamente affliggono Boscoreale, allora utilizzeremo questo espediente». Così aveva esordito proprio il senatore Langella nell’aprire la conferenza stampa indetta di comune accordo con i due politici di opposizione.
Al di là della polemica va registrato però l’atto di estrema importanza per la politica boschese. La minoranza consiliare si ricompatta. “Langella al quadrato” contro quella che definiscono un’amministrazione che ha palesemente mostrato i suoi enormi limiti politici, gestionali e progettuali.
Nella fattispecie il caso che ha messo fianco a fianco Pietro e Gennaro Langella, il primo senatore della Repubblica, il secondo ex sindaco di Boscoreale, le inaccettabili condizioni delle periferie boschesi ed in particolare la preoccupante condizione di un tratto di via Passanti Flocco, strada in cui entrambi i politici abitano. La situazione è davvero insostenibile in poche centinaio di metri ben otto lampioni della pubblica illuminazione sono spenti quando non del tutto fatiscenti e pericolosi.
Uno di essi, proprio quello principalmente mostrato ai giornalisti prima della conferenza stampa dal senatore Langella e dai consiglieri Langella e Faraone è drammaticamente piegato su un lato e mostra una grossa spaccatura anche alla base.
«Ho provato ad allertare nella serata di venerdì il comando di Polizia Municipale – ha affermato il senatore Langella – ma mi è stato risposto che per mancanza di fondi i caschi bianchi non hanno la reperibilità e quindi nulla di fatto. In caso di pericolo concreto come confermo essere quello del palo della pubblica illuminazione in questione, il comune non ha un pronto intervento, quantomeno per una celere messa in sicurezza della criticità. Al momento, in attesa dei tempi “senza pericolo” dell’assessore Marcone, il lampione – sottolinea Pietro Langella – è sostenuto da alcuni cavi metallici che il proprietario dell’attività commerciale adiacente ha utilizzato per provare a contenere il chiaro pericolo».
Fortemente critici nei riguardi dell’amministrazione Balzano anche i consiglieri Langella e Faraone. Quest’ultimo parla degli enormi danni causati dalla posa della fibra ottica. «Danni solo parzialmente risolti anche con l’intervento comunale. Allo stato le periferie del nostro paese risultano del tutto dimenticate e soprattutto al buio, altro che i sopralluoghi e gli interventi che l’assessore rivendica».
Per Gennaro Langella la colpa dell’oblio in cui versa la pubblica illuminazione cittadina e in particolare periferica è dovuta solo ed esclusivamente all’inadeguatezza amministrativa della giunta Balzano: «Da sindaco avevo progettato, pianificato ed assegnato un progetto per la riqualificazione dell’intera rete di illuminazione pubblica. Il nostro Project financing prevedeva grossi vantaggi per l’ente in termini di ammodernamento della rete con un intervento che da solo, grazie al risparmio energetico, avrebbe pagato tutta l’operazione.
In realtà la ditta che con Balzano aveva già preso in consegna i lavori, non ha poi più siglato il contratto perché dopo le verifiche effettuare ha riscontrato gravi errori nei conteggi del consumo energetico presentati da qualche dirigente comunale. Questi errori nei fatti facevano saltare tutto il contratto e la risultanza è quella che dobbiamo vivere tutti i giorni. Boscoreale è sempre più abbandonata a se stessa».
A concludere è ancora il senatore Pietro Langella che rilancia la provocazione della “secessione” della popolosa periferia al confine con Scafati. «Quella che polemicamente lanciai proprio dalle colonne de il Gazzettino vesuviano, sembra essere l’unica soluzione per quest’area di Boscoreale, dato che dal palazzo continuano a fare orecchie da mercante. Se è questo che vogliono non tarderemo a partire con una seria raccolta di firme per chiedere l’annessione delle frazioni dimenticate al comune limitrofe.
Quello che però mi risulta incomprensibile è l’assenza dei rappresentanti sovracomunali che, pur appartenendo al primo partito di maggioranza, sembrano del tutto indifferenti ai problemi dei propri concittadini. Mi riferisco al consigliere regionale, ex assessore provinciale, Mario Casillo il cui impegno di certo a Boscoreale non è per nulla visibile».
Gennaro Cirillo