L’assessore Marcone ha prontamente rassicurato sui rischi per l’incolumità dei cittadini ed ha annunciato un intervento “già programmato” per la settimana prossima.
Al di là della polemica va registrato però l’atto di estrema importanza per la politica boschese. La minoranza consiliare si ricompatta. “Langella al quadrato” contro quella che definiscono un’amministrazione che ha palesemente mostrato i suoi enormi limiti politici, gestionali e progettuali.
Nella fattispecie il caso che ha messo fianco a fianco Pietro e Gennaro Langella, il primo senatore della Repubblica, il secondo ex sindaco di Boscoreale, le inaccettabili condizioni delle periferie boschesi ed in particolare la preoccupante condizione di un tratto di via Passanti Flocco, strada in cui entrambi i politici abitano. La situazione è davvero insostenibile in poche centinaio di metri ben otto lampioni della pubblica illuminazione sono spenti quando non del tutto fatiscenti e pericolosi.
Uno di essi, proprio quello principalmente mostrato ai giornalisti prima della conferenza stampa dal senatore Langella e dai consiglieri Langella e Faraone è drammaticamente piegato su un lato e mostra una grossa spaccatura anche alla base.
Fortemente critici nei riguardi dell’amministrazione Balzano anche i consiglieri Langella e Faraone. Quest’ultimo parla degli enormi danni causati dalla posa della fibra ottica. «Danni solo parzialmente risolti anche con l’intervento comunale. Allo stato le periferie del nostro paese risultano del tutto dimenticate e soprattutto al buio, altro che i sopralluoghi e gli interventi che l’assessore rivendica».
Per Gennaro Langella la colpa dell’oblio in cui versa la pubblica illuminazione cittadina e in particolare periferica è dovuta solo ed esclusivamente all’inadeguatezza amministrativa della giunta Balzano: «Da sindaco avevo progettato, pianificato ed assegnato un progetto per la riqualificazione dell’intera rete di illuminazione pubblica. Il nostro Project financing prevedeva grossi vantaggi per l’ente in termini di ammodernamento della rete con un intervento che da solo, grazie al risparmio energetico, avrebbe pagato tutta l’operazione.
A concludere è ancora il senatore Pietro Langella che rilancia la provocazione della “secessione” della popolosa periferia al confine con Scafati. «Quella che polemicamente lanciai proprio dalle colonne de il Gazzettino vesuviano, sembra essere l’unica soluzione per quest’area di Boscoreale, dato che dal palazzo continuano a fare orecchie da mercante. Se è questo che vogliono non tarderemo a partire con una seria raccolta di firme per chiedere l’annessione delle frazioni dimenticate al comune limitrofe.
Quello che però mi risulta incomprensibile è l’assenza dei rappresentanti sovracomunali che, pur appartenendo al primo partito di maggioranza, sembrano del tutto indifferenti ai problemi dei propri concittadini. Mi riferisco al consigliere regionale, ex assessore provinciale, Mario Casillo il cui impegno di certo a Boscoreale non è per nulla visibile».
Gennaro Cirillo