Ieri anche la piazza San Francesco di Salerno si è tinta dei colori della Cisl in occasione dello sciopero dei lavoratori del suo comparto pubblico. Oltre mille persone si sono unite nella piazza salernitana per rilancio della contrattazione integrativa, riorganizzazione delle amministrazioni e dei corpi dello stato, innovazione nella scuola e nei servizi pubblici, certezze per i lavoratori precari, fine del dumping contrattuale nel privato e, soprattutto, per il rinnovo dei contratti pubblici, da qui lo slogan #ioscioperoperilcontratto, diventato ormai virale anche su internet e social network.
Lo sciopero ha interessato sia i lavoratori pubblici, sia i lavoratori privati che lavorano per i servizi pubblici, tutti a difesa della dignità dei lavoratori pubblici delle autonomie locali, dei comuni, della provincia, dei ricercatori dell’Università della sanità pubblica e privata, del terzo settore, dei ministeri, delle agenzie fiscali, dell’Epne.
“Manifestiamo contro l’indifferenza del governo nazionale e di quelli regionali e locali a richieste sacrosante che riguardano lavoratori e cittadini”, così hanno commentato i vertici della Cisl.
Presenti in piazza i segretari del comparto pubblico impiego della Cisl, Marilina Cortazzi (Scuola), Pietro Antonacchio (Funzione Pubblica), Gerardo Pintozzi (Università), Francesco Marino (Medici) e l’intera segreteria confederale della Cisl Salerno guidata dal segretario generale Matteo Buono e dal segretario provinciale con delega al pubblico impiego Pasquale Passamano.
E dopo la giornata salernitana domani sarà la volta di Napoli, dove a scioperare stavolta saranno i pensionati della Cisl di Salerno. In oltre 300, su sei bus organizzati da Fnp, parteciperanno alla mobilitazione partenopea per un fisco più equo, il rilancio dell’economia, la rivalutazione delle pensioni e l’occupazione giovanile.
“Insieme alle categorie e ai cittadini presenteremo le nostre proposte per far ripartire lo sviluppo del Paese. Bisogna investire in innovazione, ricerca e istruzione e migliorare l’utilizzo dei fondi europei per far ripartire la competitività del Paese”, ha spiegato Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl Salerno. “Manifestiamo con un obiettivo che è chiaro: rilancio economia per nuova occupazione soprattutto giovanile,rivalutazione delle pensioni, fondo per la non autosufficienza, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per una sanità migliore e per un fisco più equo e meno oppressivo e per una lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Contro una crisi che ha già causato la perdita di 25 punti di produzione industriale e tre milioni di disoccupati non vogliamo fabbriche occupate ma aperte e piene di lavoratori. La nostra è una lotta alla precarietà dei giovani, tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati, lo sblocco dei contratti del pubblico impiego, l’estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati, con obiettivo l’apertura di un confronto serio e costruttivo con il Governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali e contro il tentativo in atto di rottamare gli anziani che ancora oggi mantengono in piedi un sistema di solidarietà che altrimenti sfascerebbe ancora di più le famiglie e la società. La Cisl si mobilita anche per avere un sistema di ammortizzatori sociali per tutti, un contratto a tutele crescenti che sostituisca tutti contratti precari, una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati anche per sostenere i consumi, più investimenti per creare occupazione, una nuova politica industriale, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; rivedere i tagli ai fondi dei patronati e le misure sul Tfr in busta paga”.
Raffaele Cirillo