Il Gazzettino vesuviano | IGV

I Cinque Stelle dichiarano guerra all’attacchinaggio selvaggio

manifesti marcianise

Gli attivisti di Scafati in Movimento (M5s) hanno stilato ieri il loro nuovo triste bilancio. Sempre attivi contro degrado, criminalità e tematiche sensibili ai cittadini, i pentastellati scafatesi stavolta dichiarano guerra all’affissione selvaggia di manifesti, che ormai campeggiano indisturbati in tutta la città deturpando facciate di abitazioni, edifici e palazzi. Con queste parole gli attivisti Giuseppe Sarconio e Salvatore Zenna, spiegano la nuova problematica a cui hanno deciso di dare battaglia, cominciata stamane con la presentazione di una nuova segnalazione:

“A Scafati ormai sono i manifesti a farla da padrona; attaccati dappertutto, da edifici a pali della luce, contravvenendo alle norme in materia e in gran parte evadendo le imposte comunali. Abbiamo chiesto pertanto di vigilare facendo sì che venga rispettato il diritto dei proprietari dei fabbricati a non vedersi deturpare le facciate, ma anche la norma che fissa i limiti e le modalità per l’attacchinaggio, ivi compresi gli avvisi mortuari. Abbiamo informato anche la Polizia Locale per sollecitarla a intervenire con una vigilanza più attenta e più intransigente nei confronti dei trasgressori.

Riteniamo che il grado di civiltà di Scafati passi sicuramente dai cittadini in primis,  ma il compito di tenere sotto controllo certe situazioni spetta senza dubbio anche e soprattutto a chi è stato eletto, che deve garantire il rispetto e la reputazione di una Città già in difficoltà per le innumerevoli situazioni e problematiche createsi in questo periodo. Speriamo che con l’arrivo del Natale, l’amministrazione riesca a dare una spinta al miglioramento della vita a Scafati,  evitando di dedicarsi esclusivamente alla propaganda per le elezioni imminenti. Solo noi, in un anno, abbiamo presentato grazie a cittadini attivi più di 100 protocolli, anche se con una bassissima percentuale di risposte ricevute. I cittadini sono stanchi di sole parole, ormai vogliono vedere i fatti!”.

Raffaele Cirillo

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