Truffe alle assicurazioni, scoperta holding con base a Boscoreale

rc autoI Carabinieri della compagnia di Torre Annunziata stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla locale procura ed emessa dal gip oplontino, nei confronti di 16 indagati ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di documentazione assicurativa, falso in scrittura privata e concorso in esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa.

Dopo aver individuato in un comune del napoletano l’agenzia base logistica del gruppo, i militari hanno scoperto centinaia di truffe organizzate da succursali assicurative situate in provincia di Napoli e con ramificazioni finanche in provincia di Roma.

Il metodo criminoso riscontrato sarebbe l’intestare veicoli a soggetti giuridici fittizi (società, cooperative, associazioni) per poi destinarli con un ulteriore passaggio di proprietà al cliente finale, proponendo premi assicurativi fortemente scontati. E’ in corso anche il sequestro degli immobili utilizzati come sede delle agenzie periferiche.

L’indagine, condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale dall’agosto del 2013, ha consentito di individuare e disarticolare un’organizzazione criminosa, con “base logistica” a Boscoreale, responsabile di oltre 300 reati, commessi mediante un consolidato “modus operandi”.

Il gruppo criminale, attraverso un doppio passaggio di proprietà, intestava – per il tempo strettamente necessario alla stipula dei contratti R.C.A. – le autovetture dei clienti a svariate società, aziende, associazioni no profit e cooperative create, solo sulla carta, in province italiane ove l’indice di sinistrosità, ed i premi assicurativi, risultano sensibilmente inferiori a quelli praticati nella provincia di Napoli, in modo da riconoscere al cliente finale un forte sconto sulle tariffe in vigore.

Le sedi sociali delle società fantasma risultavano ruderi, abitazioni di ignari cittadini e, in un caso, addirittura una cabina telefonica, pertanto per evitare che le polizze “alterate” ritornassero alle compagnie assicurative emittenti – non a conoscenza del sistema criminale utilizzato – gli indagati si avvalevano dell’abbonamento al servizio “seguimi” fornito dalle Poste Italiane.

Le attività coordinate da questa Procura della Repubblica oltre a consentire di ricostruire le fila dell’organizzazione criminale hanno permesso di sequestrare alcuni immobili nella provincia di Napoli, sedi “periferiche” di agenzie responsabili della stipula di contratti assicurativi alterati.

I provvedimenti restrittivi odierni hanno, quindi, posto freno alla perdurante ed inarrestabile attività criminosa ideata e fondata nell’ambito del Circondario di questa Procura della Repubblica facendo emergere, ancora una volta, la capacità “imprenditoriale” di soggetti, purtroppo, al servizio dell’illecito.

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