Lo scorso 13 novembre sembrava che finalmente la svolta fosse vicina per i 68 ex dipendenti Lsu della Di Mauro. I vertici di Cisl e Cgil erano riusciti a trovare la tanto attesa soluzione per mettere fine al calvario dei lavoratori di Cava de’ Tirreni arrivando ad un intesa col Comune e l’assessore alle Politiche Sociali , Vincenzo Lamberti.
La risoluzione del problema consisteva nell’affidare i lavori di pubblica utilità ad una cooperativa formata dagli ex Lsu; peccato che la vicenda si sia poi arenata.
L’ostacolo più grande che ha dovuto affrontare questa intelligente proposta sarebbe proprio la possibilità di creare questa cooperativa.
Proprio per fare il punto sul caso, si è tenuto ieri un nuovo incontro tra vertici i vertici sindacali Cisl e Cgil con l’assessore Lamberti; al tavolo tecnico ha partecipato anche il consigliere regionale, nonché presidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive, Giovanni Baldi.
Durante il nuovo vertice, Baldi ha promesso che avrebbe coinvolto nella questione anche l’assessore regionale al ramo, Severino Nappi, garantendo la sua presenza ad un prossimo incontro nel palazzo comunale cavese.
Questo il commento di Antonio Abagnara, segretario generale della Fistel Cisl di Salerno, che ha partecipato all’incontro assieme al segretario della Cgil provinciale, Maria Di Serio, ed al delegato sindacale Aniello Siani: “A Baldi e Lamberti abbiamo chiesto di aggirare l’ostacolo della costituzione della cooperativa sociale, perché i lavoratori non hanno i requisiti per crearla. Il tutto potrebbe diventare concreto attraverso una legge regionale o un provvedimento ad hoc. Vogliamo diventare un esempio per gli altri Comuni del Salernitano e non solo. Siamo fiduciosi nell’impegno delle istituzioni”.
La soluzione dei dipendenti ex Lsu cavesi potrebbe rappresentare infatti un’importante esempio che faciliterebbe lo sbloccarsi di situazioni analoghe in tante altre città campane.
Raffaele Cirillo