Vaiano, sposato e da quattro mesi padre di una bellissima bimba, ha iniziato a fare politica nella vicina Boscoreale con l’attuale senatore Langella e all’ex sindaco Gennaro Langella, si è poi affacciato alla politica del Comune di Terzigno grazie alla lista “ I Giovani” presentata nel 2007 dall’avvocato Francesco Ranieri.
Quali sono state le motivazioni che la hanno indotto a lasciare la maggioranza?
“In un vecchio film con Alvaro Vitali ricordo con piacere una frase: “E’ tornato Pierino”. Ecco questo è lo specchio della politica attuale a Terzigno. Siamo agli sgoccioli di quest’avventura, ma nulla è cambiato. Il paese sta morendo e si continua a fare sempre le stesse cose, ovvero, niente!
Qualcuno potrebbe dire che sono uscito dalla maggioranza solo perché non ho avuto niente, ma l’importante è che sono pulito con la mia coscienza. Da anni ho cercato un dialogo con tutti, ma non è stato possibile; a Terzigno la politica deve essere fatta così, senza dialogo, senza dare la possibilità a chi ha voglia di fare.
Una politica singolare da condividere solo con qualche consigliere, che con finti sorrisi e tanta cattiveria, riesce ad ottenere, magari, qualcosa di personale. Le motivazioni della mia uscita dalla maggioranza sono tante, ma la più importante è quella di non voler essere complice nella distruzione di un territorio che era invidiato da tutti”.
Terzigno, un paese che non riesce a uscire dal tunnel, perché?
“Il periodo storico che stiamo vivendo non è dei migliori, ma bisogna stare vicino ai cittadini, evitando sprechi. La luce non è così lontana e potremmo rilanciare il paese anche perché ci sono diversi imprenditori locali che credono nel loro territorio”.
Esprimi un’opinione sui seguenti politici: il senatore Domenico Auricchio, il vice-sindaco Stefano Pagano, il presidente del consiglio comunale Salvatore Annunziata, l’emergente Serafino Ambrosio e chi ti ha portato in politica a Terzigno, Francesco Ranieri.
“I primi due, il gatto e la volpe. Sono troppo complici. Il presidente Annunziata è competente e sa fare la sua parte, Serafino Ambrosio per me sarà una rivelazione anche perché da vero politico ha rispettato i tempi di attesa mentre per Francesco Ranieri penso che potrebbe essere la vera alternativa e il primo outsider per la coppia Auricchio-Pagano”.
I giovani e la politica, perché secondo lei nessuno vuole avvicinarsi a questo mondo?
“Penso che i giovani non si rivedano in questa politica marcia, conosco diversi ragazzi che sono vogliosi di fare politica ma come alternativa a quella attuale e poi quest’amministrazione non ha mai dato la possibilità ai giovani di fare qualcosa. Solo ora con Pagano, per fare campagna elettorale, si sta organizzando il forum dei giovani”.
Come hai visto il rientro del senatore dopo i diciotto mesi di assenza?
“Il ritorno non ha portato cambiamenti, anzi, è rientrato come l’avevamo lasciato, politica singolare, clientelare e nulla di buono per il paese”.
Questione mensa scolastica, perché il tutto si è sbloccato solo da poco?
“Sono state fatte varie assunzioni nella mensa scolastica, non sappiamo come, ma sempre scelte dai soliti ignoti. Posso tranquillamente indicare quanti posti sono stati assegnati e a quale politico sono collegati, uno per uno”.
Questione GESET.
“Il senatore Auricchio in questi giorni su un quotidiano locale ha detto che ci sono disoccupati e famiglie disagiate per cui le assunzioni si rivolgevano verso quella fascia. Sono stati assunti circa quindici ragazzi, centinaia di domande presentate e guardiamo, dove sono cadute le scelte, figli di consiglieri, di professionisti, persone che non hanno problemi economici, una strana voce mi dice che è solo campagna elettorale. Le scelte? Sempre del gatto e della volpe”.
Volevo chiederti del regalo di Natale, l’emendamento proposto e accettato dalla maggioranza per i buoni agli studenti viaggiatori.
“Nell’ultimo consiglio comunale ci fu un emendamento presentato da parte di chi ha governato Terzigno per diverso tempo e sette consiglieri della maggioranza, del PDL, hanno firmato. Chi ha proposto il tutto, negli anni del suo mandato non ha presentato proposte concrete per gli studenti”.
In conclusione, lancia un messaggio ai tuoi concittadini.
“Finisco dicendo che quest’esperienza politica mi è servita per conoscere gente semplice, capire la cattiveria di alcune persone e i tanti problemi che attanagliano le famiglie. Sinceramente se avrò voglia di ripetere quest’esperienza di amministratore lo farò con la mia professionalità, semplicità e con la passione che ho dedicato in questi quattro anni a Terzigno. Terzigno può cambiare basta poco”.
Nando Zanga