I Mashrou’ Leila, la band libanese simbolo della primavera araba, arriva il 9 dicembre per la prima volta a Napoli nella giornata finale del Forum Universale delle Culture. Dopo i numerosi sold out in tutta Europa, non ultimo quello alla Royal Albert Hall di Londra ed il mini tour italiano a novembre concluso con una applauditissima performance live all’interno trasmissione televisiva “Quelli che il Calcio”, il gruppo si esibirà in Piazza del Gesù Nuovo alle ore 21.30 (ingresso libero).
I 5 ragazzi libanesi, rappresentati in Italia dall’agenzia Musicalista, sono riusciti a creare negli ultimi anni con il loro travolgente indie-rock un incredibile movimento giovanile trasversale che va dal Libano al Marocco, passando per Giordania, Palestina, Egitto, Tunisia, con più di duecentomila fan su Facebook, un singolo che ha superato il milione di visualizzazioni su YouTube, un seguito di culto in tutto il mondo e una copertina di Rolling Stone all’attivo. Il nome del gruppo può essere tradotto con ‘progetto notturno’, da ricondurre alla tendenza di lavorare sulla loro musica durante tutta la notte.
“I Mashrou’ Leila sono la band libanese che sta cambiando la faccia della politica Araba”, così The Guardian descrive la band i cui testi raccontano l’esplosiva situazione del Medioriente parlando di politica, di controllo delle masse, di rivoluzione, ma anche di amore e speranza in un paese che impedisce a giovani di credi diversi di sposarsi tra loro e dove l’amore omosessuale è ancora un grande tabù. L’appello lanciato dalla band è stato quello di chiedere, attraverso la musica, una diversa rappresentazione dello sviluppo culturale arabo, di ascoltare i bisogni delle persone. Grazie a Twitter, poi, hanno spopolato con l’hashtag #occupyarabpop, forte presa di posizione contro la cultura pop stereotipata, raccogliendo in poche settimane 66.000 dollari
Dopo il suo outing, Hamed Sinno, il leader del gruppo, è diventato un’icona generazionale per i due sessi.
Il progetto Mashrou’ Leila nasce nel 2008, all’interno della facoltà di architettura dell’American University di Beirut, quando tre studenti, organizzano una jam session per sfogare lo stress dello studio e della difficile situazione politica. Alla chiamata rispondono in molti: quelli che rimarranno andranno a formare i Mashrou’ Leila e attualmente la formazione, oltre al fondatore Haig Papazian, vede Hamed Sinno alla voce, Hibrahim Badr al basso, Carl Gerges alla batteria e Firas Abou Fakher alla chitarra. Per evitare la censura, la band rifiuta sin dall’inizio i meccanismi delle major; nel 2011 esce El Hal Romancy, sei canzoni di lotta contro l’oppressione del governo libanese, e nel 2013 Raasuk, nato grazie al contributo dei fan con il crowdfunding tramite la piattaforma Zoompal.