Givova Scafati cambia pagina: fiducia e vittoria in trasferta

Reggie Hamilton (play - guardia Givova Scafati) in azione di giocoSCAFATI – La scalata alla classifica del campionato di serie A2 Silver è ufficialmente partita. La Givova Scafati ha voltato pagina e si è dimostrata pronta ad invertire finalmente la rotta, per abbandonare le sabbie mobili della bassa classifica e raggiungere zone che più le competono, tenendo sempre d’occhio l’obiettivo stagionale: la serie A2 unificata della stagione 2015/2016. Per riuscirci, basterà terminare la regular season al tredicesimo posto. La strada che i gialloblù hanno iniziato a percorrere è quella giusta e potrebbe regalare ai tifosi un piazzamento finale migliore e ancor più soddisfacente, tenendo sempre nel mirino il quarto posto, l’ultimo utile per agguantare una qualificazione play-off tanto lontana, quanto ancora possibile e nelle corde di questa formazione.

La prima vittoria esterna stagionale, arrivata domenica sera al PalaSassi di Matera e che ha inguaiato la squadra di casa, lascia presagire solo i più fausti e fecondi auspici, perché la squadra ha mostrato una maturità e un equilibrio tecnico – tattico finora chimera assoluta. Dopo una serie di tre gare perse in cinque turni e nessun successo in trasferta, è finalmente arrivata la gara della svolta, decisa nell’ultimo quarto, quando i viaggianti hanno piazzato un break di 11-24, che ha tagliato le gambe all’avversario, rientrato negli spogliatoi tra i mugugni e i fischi dei propri sostenitori. Entusiasmo alle stelle, invece, tra i supporters scafatesi, soddisfatti dalla prova offerta dai propri beniamini, in particolare da Simmons (23 punti e 9 rimbalzi), Sciutto (10) e dal sempre più integrato Lestini (17), settimo uomo di lusso. E’ piaciuto molto anche l’esordiente Sanguinetti, che ha giocato circa 30’, mostrando ottime doti da regista e metronomo, senza far rimpiangere l’assenza dell’ancora infortunato Di Capua e mostrandosi non solo pienamente inserito negli schemi, ma anche all’altezza della categoria. Resta solo da capire il motivo (probabilmente tecnico) per il quale coach Putignano ha tenuto in panchina per tutti e 40 i minuti di gara i due enfant prodige scafatesi Izzo e Matrone, che non hanno mai messo piede in campo. E’ così salva anche la panchina di coach Putignano che, secondo voci di corridoio, sembrava traballante (al suo posto, sarebbe potuto arrivare, in caso di sconfitta e conseguente esonero, uno tra Salieri o Bartocci).

Quella del PalaSassi potrebbe essere stata l’ultima apparizione con la maglia gialloblù dello statunitense Hamilton. Le misere statistiche di fine gara (1 su 4 da due; 0 su 3 da tre; 1 rimbalzo; 3 assist; 1 palla persa; 2 punti) lo condannano forse definitivamente al suo taglio dall’organico. Sin da inizio stagione, non ha mai convinto a pieno titolo la dirigenza scafatese, che ora più che mai sembra intenzionata a sostituirlo. La regola, che quest’anno ha limitato a due soltanto i visti americani, ha obbligato tutte le società di serie A2 a poter scambiare i propri americani solo con altri che sono già stati tesserati da altre società in Italia. Così, la dirigenza di Viale della Gloria ha atteso che si profilasse qualche ghiotta opportunità per tagliare il proprio extracomunitario, che potrebbe essere sostituito da Young, guardia trentanovenne, girovago dei campionati professionistici italiani sin dal 2001, in odore di taglio dall’Assigeco Casalpusterlengo (serie A2 Gold).

 

Antonio Pollioso

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