Oltre 200 le costruzioni fuorilegge che andranno giù

abbattimentiNon si fermano nemmeno nel periodo natalizio le demolizioni degli edifici abusivi, predisposti dalle Procure di Napoli e Torre Annunziata. Una nuova ondata di ingiunzioni ad abbattere stanno infatti arrivando, in questi giorni, in molte famiglie della provincia sud di Napoli. La situazione è particolarmente allarmante soprattutto nei comuni dell’area stabiese, in penisola sorrentina e nel Vesuviano, dove sono circa 250 le costruzioni fuorilegge destinate ad andare giù. Sale dunque la tensione per la questione relativa all’abusivismo edilizio e le attenzioni sono particolarmente concentrate su Castellammare e sul cosiddetto “triangolo rosso” del rischio idrogeologico di Gragnano, composto da via Sigliano, dalla provinciale 366 agerolina e dall’area montana Aurano – Caprile. Proprio queste tre aree rivestono un ruolo determinante nella mappa del dissesto, che ha portato nei mesi scorsi alla chiusura di decine di pizzerie sorte nella cosiddetta “zona rossa” e all’abbattimento di alcuni edifici fuorilegge. Le ruspe potrebbero quanto prima tornare anche a Torre del Greco, Sant’Antonio Abate e Vico Equense, dove cresce la preoccupazione tra i destinatari delle ingiunzioni di abbattimento. Intanto tornano sul piede di guerra i comitati e le associazioni antiruspe.

Dopo l’ennesima bocciatura dell’ipotesi di condono da parte del governo, gli attivisti (o almeno una buona parte di essi) puntano a disertare le urne in vista dell’appuntamento elettorale della prossima primavera per le Regionali. “Abbiamo soltanto questo strumento di “pressione politica” e lo useremo – afferma Michelangelo Scannapieco, leader di Diritto alla Casa – Visto che i rappresentanti delle istituzioni ci hanno preso in giro per anni, strapperemo le schede elettorali e non andremo a votare”. Una situazione dunque che rischia di complicarsi con il trascorrere delle settimane. “Attueremo uno sciopero del voto alle Regionali – continua Scannapieco – perché in Campania si sta procedendo a demolizioni senza criterio e, soprattutto, senza dare una priorità agli abusi speculativi. Ci rendiamo conto del difficile momento che sta attraversando il Paese – continua – e che sono tanti i problemi che attendono una risposta, ma quello del diritto alla casa è uno dei più urgenti. Chiediamo pertanto che ci venga data una dignitosa alternativa, che ci consenta di poter avere una casa e di riacquistare la fiducia nelle istituzioni”. Intanto si terrà domani sera alle 20 a Torre del Greco, presso Palazzo Baronale, un tavolo politico tra parlamentari, consiglieri regionali e sindaci della zona rossa sull’argomento.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco Ciro Borriello, che già lo scorso luglio organizzò un sit – in a Roma per invitare i parlamentari a trovare una soluzione al problema. “Le ingiunzioni di abbattimento che stanno raggiungendo molte famiglie del Napoletano rischiano di generare crescenti disordini sociali – afferma il primo cittadino della città del corallo –Specialmente nell’area costiera e vesuviana, le ripercussioni di norme vincolistiche che non fanno distinzione tra abusi speculativi e di necessità, né considerano il devastante impatto sulle persone e sulle famiglie, stanno infatti oltrepassando il livello di guardia. Si rischia così – continua – di provocare un danno sociale ed economico maggiore di quello che si vorrebbe rimuovere”. Borriello chiede infine l’intervento dei parlamentari, “affinchè possano varare un provvedimento (già approvato dal Senato in prima lettura) che individui una gradualità negli abbattimenti, in base a criteri di logica, equità e giustizia sociale”.

Francesco Fusco

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