In un’aula consiliare affollata, hanno preso parte al dibattito anche i senatori Ciro Falanga e Pietro Langella e l’europarlamentare Enzo Rivellini. Oltre due ore di interventi e proposte, prima della decisione unanime di sposare la tesi avanzata proprio dal sindaco di Torre del Greco: “Visto che siamo tutti concordi – ha detto Ciro Borriello sintetizzando le numerose proposte avanzate – sulla necessità di coinvolgere il premier Matteo Renzi sul tema delle demolizioni in Campania, allora questa esigenza che vede d’accordo tanti sindaci sarà manifestata nei prossimi giorni al presidente della Regione. Sarà Stefano Caldoro, se concorda con noi circa la necessità di trovare una soluzione a un dramma che accomuna migliaia di famiglie, a chiedere un incontro ufficiale con il presidente del Consiglio dei ministri, incontro al quale parteciperà una delegazione di sindaci in fascia tricolore e di parlamentari della zona”.
Una iniziativa che Borriello nelle prossime ore comunicherà al telefono allo stesso Stefano Caldoro e che verrà avanzata ufficialmente dal senatore Falanga per i parlamentari campani e dal sindaco Peccerillo per i primi cittadini. L’incontro di ieri sera è servito anche per fare il punto sul disegno di legge proposto dal senatore Ciro Falanga e che prevede di calendarizzare gli abbattimenti a seconda di un preciso ordine di priorità, che pone a fondo scala le demolizione di immobili destinati a prima casa e di strutture destinate ad attività produttive: “Da quando è stato approvato in Senato – afferma Falanga – anche grazie all’apporto determinante di alcuni senatori del Pd come Rosaria Capacchione ed Enzo Cuomo, il ddl giace all’attenzione della commissione Giustizia della Camera, dove si attende ancora che venga calendarizzato per la discussione. Si è scritto e detto tanto su questo ddl: innanzitutto ribadisco che non si tratta di un condono, condono dal quale comunque la Campania è stata esclusa nel 2003 con una scelta che altri hanno definito incostituzionale. Si è detto poi che la mia proposta favorisce la cementificazione nelle zone a rischio idrogeologico, quando invece gli abbattimenti di immobili in aree protette è posto al terzo punto di una scala che di punti ne conta dieci”.
Grossa tensione è stata manifestata dai rappresentanti dei comitati antiruspe sparsi in Campania e dai cittadini che rischiano di vedersi abbattere la loro abitazione abusiva. Alla fine la decisione di coinvolgere il governatore Caldoro, che sarà ufficializzata per iscritto nei prossimi giorni: “Ritengo una decisione giusta – afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Torre del Greco, Luigi Mele, tra i promotori dell’incontro di ieri – quella di interessare della vicenda i vertici della Regione. Quello che mi lascia un po’ perplesso è invece la scarsa attenzione mostrata da alcuni sindaci e amministratori di Comuni toccati da questa problematica, che rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale. Siamo convinti che, con il sostegno di Stefano Caldoro, riusciremo nell’intento di raggiungere l’obiettivo prefissato, che è quello di sensibilizzare il Governo sul tema abbattimenti in Campania. Ma in quella circostanza sarà indispensabile avere una presenza di parlamentari e soprattutto di primi cittadini quanto più bipartisan possibile”.