L’enorme opera, situata al primo piano della struttura Scafatese dedicata ai servizi sociali, Scafati Solidale, è stata presentata ad oltre 50 persone accorse all’inaugurazione dalla dottoressa Luisa Maresca, responsabile del Centro Diurno, e dai ragazzi del centro assieme all’artista, Salvatore, con la presenza del dirigente di Scafati Solidale, dottor Vittorio Minneci, e del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti.
Tantissimi sono i significati presenti nella suggestiva composizione, dalla tristezza alla rabbia, dalla gioia al dolore, dal caos alla calma. I disparati elementi, partoriti dalla mente dei pazienti, sono stati dipinti magistralmente sulla parete da Paolo Salvatore, che ha armonizzato i contenuti differenti, trovando la giusta armonia tra loro.
Come spiega la dottoressa Maresca: “Questo progetto ha dato modo ai ragazzi di potersi immedesimare in quelle che sono differenti emozioni, aiutandoli ad esternare i loro disagi e le loro fragilità. Per contenere il loro messaggio è stata scelta una parete, un muro; lo stesso muro che troppo spesso si erge nei confronti di chi è affetto da patologie mentali. La ‘Città emozionale’ è un modo per portar fuori dalle strutture ospedaliere quello che è il disagio delle malattie psichiatriche e far sì che anche la popolazione si avvicini di più a questo delicato tema”.
Raffaele Cirillo