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La ‘città emozionale’: l’arte che abbatte il muro dell’indifferenza

IMG_9211E’ stato inaugurato sabato 13 dicembre a Scafati il coloratissimo murales ‘Città Emozionale’, ad opera dei pazienti del centro diurno della UOSM Angri/Scafati, gli ‘ospiti speciali’ della struttura angrese ‘Casa Famiglia Rosamunda’ e di quella scafatese ‘Raggio di Sole’, in collaborazione col giovane pittore vesuviano Paolo Salvatore.

L’enorme opera, situata al primo piano della struttura Scafatese dedicata ai servizi sociali, Scafati Solidale, è stata presentata ad oltre 50 persone accorse all’inaugurazione dalla dottoressa Luisa Maresca, responsabile del Centro Diurno, e dai ragazzi del centro assieme all’artista, Salvatore, con la presenza del dirigente di Scafati Solidale, dottor Vittorio Minneci, e del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti.

Tantissimi sono i significati presenti nella suggestiva composizione, dalla tristezza alla rabbia, dalla gioia al dolore, dal caos alla calma. I disparati elementi, partoriti dalla mente dei pazienti, sono stati dipinti magistralmente sulla parete da Paolo Salvatore, che ha armonizzato i contenuti differenti, trovando la giusta armonia tra loro.

Come spiega la dottoressa Maresca: “Questo progetto ha dato modo ai ragazzi di potersi immedesimare in quelle che sono differenti emozioni, aiutandoli ad esternare i loro disagi e le loro fragilità. Per contenere il loro messaggio è stata scelta una parete, un muro; lo stesso muro che troppo spesso si erge nei confronti di chi è affetto da patologie mentali. La ‘Città emozionale’ è un modo per portar fuori dalle strutture ospedaliere quello che è il disagio delle malattie psichiatriche e far sì che anche la popolazione si avvicini di più a questo delicato tema”.

Raffaele Cirillo

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