Sanità, Passeggia (PD):”Il Comune faccia la sua parte per garantire la salute dei cittadini”

passeggia CheLe condizioni di salute di una popolazione sono il prodotto, oltre che del suo patrimonio genetico, di una serie di fattori ambientali, socio economici, culturali e comportamentali.

L’ambiente fisico e urbano della citta  presenta specificità  che hanno evidenti riflessi sulle condizioni di salute dei cittadini, e in particolare sulle fasce giovanili e anziane:

  • La presenza di aree degradate, siti contaminati e manufatti contenenti amianto;
  • La carenza di aree verdi e di spazi per l’attività fisica;
  • Comportamenti e stili di vita inadeguati ( fumo di tabacco, consumo di alcol e sostanze illegali in età pre-adolescenziale).

Nel nostro territorio è elevato il numero di persone con basso reddito, di persone sole, di anziani, siamo in presenza di un’associazione negativa tra reddito, privazione sociale e salute fisica e psichica.

La sciagurata azione della regione ha impedito di farsi carico, di promuovere e di sviluppare politiche intersettoriali di prevenzione e promozione della salute in grado di intervenire sugli aspetti urbani e ambientali, sulle condizioni sociali della popolazione, sui comportamenti e gli stili di vita, coinvolgendo la popolazione delle diverse fasce di età e i diversi ambiti di vita e di lavoro.

I cittadini, ma in particolare le fasce più fragili della popolazione (anziani, disabili, malati cronici, bambini e stranieri), hanno bisogno di una rete diffusa di cure primarie in grado di assicurare equità nell’accesso alle prestazioni sanitarie, la valutazione e presa in carico dei problemi di salute, l’accompagnamento nei percorsi di diagnosi, cura e assistenza.

I punti di accesso ai servizi sono frammentati e dispersi  e il cittadino, in particolare i soggetti fragili con problemi complessi,  si trovano in difficoltà nel ricomporre una risposta unitaria al proprio bisogno, con spreco di energie e tempo.

L’invecchiamento costante della popolazione torrese si accompagna ad un accresciuto bisogno di servizi sanitari e un  aumento del carico assistenziale sia territoriale che ospedaliero.

Le cronicità, sia per le cure territoriali che per le cure ospedaliere rappresentano un problema a cui il sistema di offerta di Torre Annunziata, carente sul fronte delle specializzazioni e nell’offerta per le persone non autosufficienti, è chiamato a fornire una risposta in termini di integrazione tra i diversi livelli di cura e continuità tra ospedale e territorio.

Le politiche sanitarie devono farsi carico di riqualificare l’offerta dei Consultori familiari in rapporto alle caratteristiche della domanda (e dei nuovi bisogni sanitari), con riferimento  anche alle problematiche femminili, dell’età adolescenziale e all’esigenza di una politica attiva di prevenzione e di ascolto dei problemi di disagio e salute di questa fascia di età in rapporto con le istituzioni scolastiche.

Il diritto all’assistenza in caso di interruzione volontaria di gravidanza deve essere garantito attraverso la corretta attuazione della L.194.

Anche il Comune ha un ruolo nel superare la frammentazione dei servizi e assicurare un’interfaccia unica per gli utenti riattivando l’azione della  Conferenza dei Sindaci e del Comitato ristretto per recuperare un ruolo importante nell’indirizzo per le politiche sanitarie in sede di programmazione dell’ASL Napoli 3 sud, esercitando una funzione di controllo sulla loro attuazione.

Ospedale S.Anna di Boscotrecase

La rete ospedaliera dell’Asl Na3sud, a seguito dei decreti attuativi, ha subito una riduzione consistente di posti letto che vanno riqualificati e riorganizzati, secondo una logica di rete dipartimentale delle varie aree, medico, chirurgiche, laboratori e diagnostiche, favorendo una distribuzione di punti di eccellenza nei diversi presidi che devono servire da catalizzatore dell’offerta sanitaria.

L’organizzazione dipartimentale della rete Ospedaliera, in modo orizzontale (tra i vari presidi Ospedalieri) e quella verticale (in dialogo con le funzioni territoriali), favorirebbe un’idonea presa in carico del paziente, assolvendo il ruolo di una sanità al centro dei bisogni dell’utenza, in modo universale e con il coinvolgimento di tutti gli attori della risposta sanitaria (Ospedale-Distretto-DSM-Dip.di Prev.-Medicina di Base).

Il punto critico è nella ridefinizione del sistema ospedaliero del nostro territorio.

Stride l’assurdità che vede l’ASL Napoli 3 Sud, la più grande della regione e forse dell’Europa, continuare a non avere un ospedale di 3° livello per l’emergenza.

Doveva essere invece una delle priorità per rendere autonomo questo territorio, per garantire le emergenze cardiologiche (mancanza di emodinamica), neurologiche e traumatologiche, nonché prevedere ed assicurare prestazioni sanitarie di alta specializzazione nei vari presidi ospedalieri distribuiti sul territorio (TAC).

Il peccato originale è il decreto 49.

Il parametro normativo di 2,9 posti letto per mille abitanti,  previsto dal Piano Ospedaliero Regionale, non risulta applicato dall’’ASL NA 3 Sud, infatti al P.O. di Boscotrecase  sono stati assegnati sulla carta solo 0,9 posti letto per mille abitanti, in realtà si scende allo 0,7 attuale.

Le strutture ospedaliere territoriali non hanno la capacità di assorbire il già esiguo numero di posti letto assegnati:

  • all’ospedale di Boscotrecase sono stati assegnati 167 posti letto(teoria) in pratica ne può contenere 90(forse);

La causa è da ricercare (forse) nella mancanza dei fondi dell’ex art.20, necessari per l’ampliamento della capacità recettiva e inseriti nel Decreto 49, ma mai assegnati, che risultano corrispondere a circa 80 milioni di euro.

Anche il Comune deve riappropriarsi della propria funzione di responsabile della salute pubblica:

  • Valutando ed integrando i dati epidemiologici con la rilevazione e l’ascolto delle esigenze e delle osservazioni dei cittadini;
  • Verificando l’adeguatezza dell’offerta dei servizi in rapporto ai percorsi di diagnosi e cura e assistenza dei cittadini, evidenziando i bisogni che rimangono senza risposta da parte delle strutture sanitarie;
  • Fornendo indirizzi per adeguare la rete di offerta dei servizi sanitari e socio sanitari alla domanda salute;
  • Promuovendo l’integrazione tra servizi sanitari, socio sanitari e sociali, al fine di garantire alle persone percorsi unitari di accesso, presa in carico dei problemi salute e continuità assistenziale tra i diversi nodi della rete di offerta.

A tal fine il Comune di Torre Annunziata deve favorire tutti gli ambiti di coordinamento e i tavoli di lavoro finalizzati ad una programmazione integrata dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, con particolare riferimento ai Piani di Zona per i servizi sociali e al Documento di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio-sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud.

 

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