Il calendario, dal titolo “ La Grande Guerra….un Popolo in Armi”, ideato, prodotto e realizzato interamente dallo Stato Maggiore dell’Esercito, ha come tema la ricorrenza dell’ingresso dell’Italia nella 1^ Guerra Mondiale e si pone l’obiettivo di raccontare il rapporto fra Società ed Esercito negli anni del conflitto, attraverso le testimonianze scritte di coloro che vi parteciparono ritrovandosi, per la prima volta, uniti come popolo senza differenze geografiche, religiose e di ceto sociale.
Dodici i temi individuati per delineare un filo conduttore ideale che ha inizio con la Mobilitazione sino a terminare con la Vittoria.
Ne parleranno, alla presenza di autorità civili, militari e religiose e di rappresentanze di studenti degli istituti cittadini, il Comandante del Comando Militare Esercito “Campania”, Generale di Brigata Antonio Raffaele e il Sindaco di Salerno, On. Vincenzo De Luca.
La Grande Guerra… un popolo in armi” spettacolo storico rievocativo per immagini, musica e voci, scritto e diretto da Gaetano Stella con un’attenzione particolare alla Storia ed alle storie che hanno accompagnato quell’evento nel territorio campano. Il debutto dello spettacolo coincide con la presentazione del CalendEsercito 2015 al Teatro delle Arti a Salerno.
La Rievocazione storica si presenta come forma spettacolare popolare perché il suo intento è quello di portare a conoscenza del pubblico l’evento storico nella maniera più diretta, ma che non esclude, anzi ne esalta, il coinvolgimento emotivo. La narrazione avviene in forma drammaturgica per la quale saranno individuati i personaggi storici più significativi.
Saranno impiegati attori di provata esperienza, figuranti e gruppi armati.
Le scene della grande Storia, come quelle che racconteranno i fatti “locali”, saranno visualizzate come in un set cinematografico.
La “rievocazione storica” come forma spettacolare ha la duplice funzione di essere non solo strumento di decentramento della cultura, ma di rendere il Comune ospitante e la sua peculiare storia, protagonisti della rappresentazione stessa. Ciò nella considerazione che la leggenda del Piave dal napoletano E.A. Mario è stata composta proprio nel salernitano.