Fino a questo momento dall’attività investigativa era emerso che a causare le complicazioni e il decesso della donna era stata una manovra di rianimazione errata. Mentre, ora, con la seconda perizia – richiesta dalla parte civile e dalla Procura di Torre Annunziata – pare che a causarne la morte sia stata la mancata suturazione della vena aorta tranciata durante la prima fase dell’intervento chirurgico e bloccate solo in secondo momento quando era già troppo tardi.
E’ una svolta nell’inchiesta dei pm torresi che va avanti già da due anni e che ora sembra andare in nuove direzioni. Nelle prossime ore i magistrati di Torre Annunziata – a cui i la famiglia chiede giustizia da quel maledetto giorno del marzo 2013 – valuteranno gli esiti della seconda perizia.