Pusher e rapinatore seriale arrestato: 4 colpi a segno, trovato con 200 grammi di hashish

LEONARDOUna rapina ai danni di un 32enne che, nella mattinata di ieri, aveva appena prelevato del denaro ad uno sportello bancomat del Banco di Napoli, ai Colli Aminei, ha consentito agli agenti della Polizia di Stato – Commissariato di Polizia “Arenella” di sottoporre al fermo di indiziato di delitto Francesco Leonardo, pregiudicato di 35anni, residente al Parco Verde di Caivano, ma domiciliato nel quartiere Sanità.

Grazie alle immediate indagini condotte dai poliziotti, Leonardo è stato riconosciuto quale responsabile di almeno altre 3 rapine, ai danni dei titolari di altrettanti bar, due delle quali avvenute nel quartiere Posillipo ed un’altra nel quartiere Arenella, verificatesi tra l’8 ed il 15 dicembre u.s.

Leonardo, giunto con un complice a bordo di un’autovettura Smart For Two, arma in pugno, ha minacciato il 32enne, impossessandosi della somma appena prelevata allo sportello bancomat e delle chiavi della sua autovettura.

Immediatamente dopo la rapina ai Colli Aminei, presso l’utenza 113 è giunta la telefonata di una donna che asseriva d’esser stata vittima del furto dell’auto, una Smart For Two, di proprietà della madre.

L’auto, per modello, colore e targa, corrispondeva a quella utilizzata dai due rapinatori.
Gli agenti della sezione Volanti dell’U.P.G. hanno accertato che a bordo di quell’autovettura era stato spesso controllato LEONARDO e che la chiamata, giunta al 113, era stata effettuata dalla fidanzata di quest’ultimo, denunciata in stato di libertà per i reati di procurato allarme e simulazione di reato.
L’autovettura è stata rinvenuta e sequestrata dalla Polizia.

I poliziotti del Commissariato di Polizia Arenella, attivatisi per il rintraccio di Leonardo, lo hanno intercettato e bloccato in Vicoletto ai Miracoli, nel Rione Sanità.

Il 35enne, sottoposto ad un controllo, è stato trovato in possesso di oltre 210 grammi di hashish, parte della quale già suddivisa in dosi ed abilmente occultata all’interno di due buste in cellophane, custodite nella cintola dei pantaloni.
Per tale motivo, Leonardo è stato arrestato in flagranza perché responsabile anche del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente.

Sono in corso da parte della Polizia ulteriori indagini, circa la partecipazione di Leonardo in altre rapine effettuate con il medesimo modus operandi.

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