Due insegnanti di un asilo privato nel quartiere Bellavista, sono state denunciate per maltrattamenti aggravati ai danni di 11 bambini di età compresa tra i sei mesi e i due anni. Secondo gli elementi raccolti anche attraverso riprese video, le maestre avrebbero percosso i piccoli affidati alle loro cure, tenendoli a volte in condizioni di carenza igienica.
Le indagini degli agenti del nucleo investigativo della polizia locale di Portici – diretti dal colonnello Gennaro Sallusto e dal tenente Emiliano Nacar – sono partite dopo una segnalazione anonima giunta via mail. La successiva installazione di microcamere in cinque locali dell’asilo ha permesso di acquisire i riscontri sulla base dei quali il pm Giuseppe Cimmarotta della procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio delle due indagate, Giuseppina Sannino, oggi sospesa dal servizio, e Caterina Martellone, che oggi è alle dipendenze di una scuola pubblica in Toscana. Una segnalazione sull’accaduto è stata inoltrata alla direzione scolastica regionale competente.
La procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per le due maestre. Dai filmati agli atti dell’inchiesta emergono episodi di schiaffi, pizzichi, pasti serviti ai piccoli non nei piatti ma direttamente sui banchi.
I casi contestati risalgono fino all’aprile scorso. Una delle due maestre è poi stata sospesa dal servizio, l’altra è stata assunta in una scuola pubblica della Toscana.
I bimbi in alcuni casi venivano adagiati sui pavimenti dei bagni in attesa del cambio del pannolino, e senza essere lavati. Uno dei bimbi, spiegano gli investigatori, era stato messo a testa in giù nel passeggino. L’elenco dei maltrattamenti include anche episodi di giocattoli lanciati sul volto dei bambini, o il caso di un piccolo che è stato tenuto fermo incastrandolo tra un banchetto e una parete.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico l’asilo ha cambiato gestione e la nuova proprietaria, Maria Giudizioso si dice amareggiata e assolutamente all’oscuro dei fatti. Prendendo le dovute distanze da questa brutta vicenda ha poi dichiarato: «Ho fatto un gran lavoro per riorganizzare la struttura. Ora mi cade il mondo addosso. Sono molto arrabbiata con chi mi aveva nascosto tutto. Ci tengo a precisare che si tratta di fatti del 2013. Io ho acquisito l’asilo soltanto nel settembre 2014. Comprenderete la mia amarezza».