Siamo alla fine di un altro anno, non meno duro e faticoso dei precedenti e ci prepariamo a quello nuovo che, sostenuto dalla celebrazione del Natale, ci fà guardare avanti con speranza.
Il 2014 è stato pesantemente caratterizzato dalla durezza della crisi economica che, in particolare nella nostra provincia, ha prodotto effetti più devastanti, perché si è sommata alle debolezze già esistenti. Le speranze che riponiamo in settori come il turismo e l’ agricoltura rischiano di essere minate: il primo perché il nostro patrimonio culturale si sgretola – basti pensare alla situazione ancora grave di Pompei – e la seconda perché l’ inquinamento e lo smaltimento illecito dei rifiuti è allarmante e, non ho esitazione a dirlo, mortale!
Su tutto domina la questione più grave: la malavita organizzata che ha inquinato i territori, soffocato le iniziative imprenditoriali e spesso scoraggiato incrementi turistici, impedendo cosi alle nostre “eccellenze”, uniche al mondo, di fungere da risorse di benessere e sviluppo a cui sarebbero destinate.
Possiamo mai rassegnarci a questo stato di cose e affermare sconsolatamente che non c’è alcun rimedio? Possiamo rifugiarci nell’alibi della crisi e attendere che qualcuno dall’esterno ci risolva i problemi?
Certamente no! La soluzione si deve trovare in noi stessi, in noi abitanti di questi territori. Bisogna applicare una ricetta semplice fatta di atteggiamenti responsabili e competenti che abbiano come fattore trainante l’amore verso la propria città che si deve manifestare pubblicamente attraverso il rispetto per il territorio che va protetto e non inquinato e riconosciuto per i valori naturali e storici che esprime. La crisi che stiamo attraversando, come da più parti si ammette non è solo di carattere economico, ma soprattutto sociale e culturale e coinvolge Nord e Sud e non risparmia nessuno. Per questo occorre uno sforzo corale per uscire dal buio dell’incertezza, lavorando tutti insieme per il bene comune, cioè per l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli cittadini di raggiungere il proprio benessere. Gli elementi del bene comune vanno peró riconosciuti e per farlo occorre mettere da parte meschinità e gretti interessi.
Auguri a noi tutti.
Gaetano Irlando