Scafati, si “accende” sotto l’albero la polemica dei mercatini natalizi

SCAFATI ARANCIONEA Scafati quella dei mercatini di Natale è divenuta una vera e propria ‘polemica sotto l’albero’. Infatti, dopo il Pd locale, stavolta sono gli attivisti di Scafati Arancione a prendere a cuore la vicenda, che, come raccontato nel pezzo di pochi giorni fa, ha visto la giunta bocciare dalla giunta l’iniziativa dei mercatini natalizi promossa dalla consulta dei commercianti.

A spiegarci chiaramente la questione, le parole degli ‘arancioni’ Francesco Carotenuto, Raffaele Bicezio, Andrea Cini e Francesco Elefante, che svelano gli altarini di questa particolare situazione natalizia: “Scafati Arancione esprime la sua solidarietà alla Consulta del commercio ed all’assessore Antonio Pignataro. Infatti questa volta, le vittime della proverbiale maestria nel raggiro in cui primeggia il sindaco Aliberti, sono stati i commercianti, in particolare quelli delle periferie e il loro assessore di riferimento, Antonio Pignataro. Ci sono voluti mesi e mesi di insistenza per far raccogliere all’amministrazione l’idea di installare (come fatto a Nocera Inferiore, a Cava e ad Angri ad esempio) le casette in legno per realizzare i mercatini di Natale. Invece di dire ‘no’ il sindaco ha raccolto la proposta dei commercianti scegliendo di boicottarla da insider.

Pure quest’anno quindi, si è consumata un magico imbroglio di Natale. Infatti è bastato pubblicare la delibera per i mercatini di Natale solo il 1 dicembre mentre il bando per la loro assegnazione è stato pubblicato abbondantemente dopo l’Immacolata, il 12 dicembre, con scarsa pubblicità. Abracadabra… il gioco è stato fatto. ‘Poche partecipazioni’ e nulla di fatto grazie a questo trucco di prestigio del mago Aliberti. I mercatini, così come tutte le altre iniziative proposte dalla consulta dei commercianti sono state o ignorate (e questo è il migliore dei casi) oppure boicottate. L’equazione è sempre la solita: finta democrazia vuole dire sempre e soltanto “tirannia”. Ancora una volta il sindaco di Scafati ha scelto di spendere non dieci, non venti non trentamila euro ma ben 91 mila euro in tre concerti che nessun commerciante aveva richiesto e bypassando la consulta. In più sono stati pagati al gentil prezzo di 91 mila euro ad una società che non ha nulla a che fare con Scafati. Chiediamo quindi un’ultima magia all’amministrazione comunale, quella di rispondere, per una volta alle nostre domande!

Se esiste un rapporto fiduciario che lega un Sindaco ad un assessore, in questo caso al commercio, perché ostacolarlo e contribuire a delegittimarlo? A Pignataro va dato atto di essersi impegnato fino alla fine nel tentativo di far installare delle semplici casette di legno oltre che in Piazza Vittorio Veneto anche nelle periferie. Ci sentiamo di dare un suggerimento all’assessore: se fossimo noi al posto suo, persona che reputiamo onesta intellettualmente, oltre che disponibile, rassegneremo le dimissioni per il venir meno del rapporto di fiducia e di autonomia spezzato dal Sindaco. Come mai ogni Natale si sceglie di puntare ai grande eventi facendo in modo quindi che i nostri fondi pubblici vadano a rimpinguare sempre società che nulla hanno a che fare con questa città? Non sarebbe stato meglio usare questi soldi incentivando le scelte della Consulta del commercio creata proprio per sentire il parere dei rappresentanti della categoria?

Sui fondi pubblici e gli eventi che ‘servirebbero’ ad incentivare il commercio, siamo stufi di sentire sempre la ‘stessa musica’; per una volta vorremmo che fossero i cittadini a dirigere ‘l’orchestra’. Ancora una volta però a Scafati, l’evento più riuscito resta la Farsa Alibertiana”.

Raffaele Cirillo

 

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