Il piano di intervento, in atto dalla metà dello scorso mese di novembre e che proseguirà fino a gennaio, si sostanzia in un sistema integrato di sicurezza “partecipata”, sottoposto ad uno stretto coordinamento operativo di un Funzionario del Compartimento, che si traduce in un’apposita Task-Force, composta da agenti Polfer in borghese e da pattuglie in uniforme, operanti in stretta sinergia con le altre risorse appartenenti alle strutture di Protezione Aziendale FS e di Grandi Stazioni.
In particolare, l’attenzione viene indirizzata verso quelle situazioni che rivestono carattere di sensibilità e che necessitano di una azione dedicata di contrasto, atteso che, in tale periodo, l’esponenziale aumento dei flussi di utenti nello scalo e sui mezzi del trasporto ferroviario può esporre il cittadino a maggiori rischi.
Agenti della Polizia Ferroviaria in attività di vigilanza e monitoraggio, anche con l’uso dei nuovi apparati “Explor”,che consentono contestualmente di attuare una particolare videosorveglianza con l’invio di immagini/filmati direttamente dall’unità alla sala operativa durante i controlli, l’identificazione delle persone fermate ed il check dei nominativi presso gli archivi informatici delle forze di polizia
Si fa riferimento ai reati predatori ed alle varie forme di abusivismo, la cui persistenza, unita alla tracotanza e sfrontatezza dei soggetti dediti a siffatte attività, potrebbe – se non adeguatamente arginate – determinare interferenze anche al regolare esercizio ferroviario, con riflessi sul senso di sicurezza.
Dal 17 novembre ad oggi, notevoli sono i risultati in termini repressivi, ma soprattutto preventivi, confortati dal fatto che si registra un bassissimo livello dell’indice di delittuosità ovvero di delitti commessi e/o denunciati.
In particolare, sono state identificate oltre 2.000 persone, per la maggior parte pregiudicati per vari reati; tra queste si è proceduto alla notifica di 5 provvedimenti per rintraccio di Pubblica Sicurezza dovendo essere sottoposte a procedimenti relativi a misure di prevenzione in quanto socialmente pericolose; inoltre sono state denunciate 19 persone poiché responsabili di reati di vario genere (tentati furti, tentate truffe, danneggiamenti, inottemperanza a provvedimenti dell’AG, violenza a Pubblico Ufficiale ecc.). Sempre nell’ambito dei citati servizi, sono stati effettuati sequestri di merce di vario genere per oltre 2.500 unità, tra capi di abbigliamento, scarpe, calzini, accendini, alimenti e bibite, oggettistica, venduta illegalmente da pregiudicati dediti a tale tipo di attività in ambito Ferroviario. Infine sono state elevate 159 contravvenzioni al regolamento ferroviario D.P.R. 753/80 (tra questi, emergono quelli dediti al facchinaggio ed i tassisti abusivi).
A conforto delle positive risultanze in termini di sicurezza interviene un’analisi condotta a livello nazionale ove sono stati messi a confronto i dati sulla delittuosità in ambito ferroviario: dallo studio è emerso che la Stazione di Napoli Centrale si attesta tra le infrastrutture più tranquille appartenenti alle “Grandi Stazioni” (Roma, Firenze, Bologna, Milano, Venezia e Torino).