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Trasporti: pronti i nuovi ticket integrati “Tic”

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Presso la sede dell’assessorato ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania, al centro direzionale di Napoli, l’assessore Sergio Vetrella ha ricevuto dal presidente del consorzio Unicocampania Gaetano Ratto, i primi esemplari appena stampati del Ticket Integrato Campania (TIC), la nuova struttura tariffaria per il trasporto pubblico locale, elaborata dall’ACaM (Agenzia Campana per la Mobilità sostenibile), che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2015.

I titoli saranno disponibili dal 1° gennaio presso gli oltre 4.000 punti vendita distribuiti in tutta la regione. Sono stati stampati 10 milioni di biglietti tra aziendali ed integrati.

I vecchi biglietti già acquistati saranno ancora validi per un mese, e cioè fino al 31 gennaio 2015. Dopo potranno essere cambiati con i nuovi presso gli infopoint del consorzio entro e non oltre il 31 marzo 2015.

Una campagna di comunicazione integrata, in corso di realizzazione da parte dell’ACaM per conto dell’assessorato – con l’utilizzo di diversi strumenti mediatici, compreso un apposto sito internet dedicato – consentirà a tutti gli utilizzatori dei mezzi di trasporto pubblico locale di ricevere dettagliate informazioni sulle nuove tariffe.

“Mancano ormai pochi giorni – spiega l’assessore Vetrella– all’avvio di questa importante innovazione. Ringrazio il consorzio e le aziende per i grandi sforzi prodotti in questi mesi, che ci consentono di far partire sul nostro territorio uno dei sistemi di bigliettazione più moderni ed efficienti del Paese. Questo è solo il primo passo di un progetto che, con i mesi, si implementerà sempre più e che – grazie alle tecnologie che stiamo adottando – arriverà ad eliminare definitivamente i biglietti cartacei, sostituiti in tutte le versioni da ticket ‘intelligenti’, ossia smart card elettroniche, ricaricabili facilmente come le carte telefoniche, a seconda degli spostamenti che si devono fare, e utilizzabili anche per altri servizi, come il pagamento dei parcheggi, l’ingresso ai musei, e così via. Senza contare i benefici per le aziende in termini di riduzione dell’evasione e certezza degli introiti, e di miglioramento della sicurezza e delle informazioni agli utenti. Il tutto allo scopo di aumentare sempre più la qualità dei servizi di trasporto, che devono tornare a essere degni di una regione all’avanguardia, come stiamo facendo progressivamente anche con altre azioni, come le gare in corso per la gestione dei servizi e l’acquisto e l’ammodernamento dei mezzi. Il nuovo sistema avrà una prima fase di sperimentazione, al termine della quale, sulla base delle rilevazioni effettuate e dei risultati conseguiti, si valuterà l’impatto del provvedimento.”

“Il Consorzio ha messo a disposizione la sua ventennale esperienza – dice il presidente del consorzio Unicocampania, Gaetano Ratto – affinché dal 1° gennaio l’utenza potesse avvalersi del nuovo biglietto integrato. Un grande lavoro è stato fatto, in collaborazione con le aziende, per superare tutte le difficoltà tecniche legate a questo cambiamento radicale del sistema di tariffazione in Campania. Anche la delicata fase della distribuzione, per rendere disponibili i 245 biglietti aziendali e gli 85 biglietti integrati, si concluderà in tempo utile a non creare disservizi all’utenza. Siamo fiduciosi di poter contare sulla comprensione dei viaggiatori nell’eventualità si dovesse verificare qualche piccolo inconveniente “tecnico”, vista la complessità delle variazioni apportate in sole 4 settimane di lavoro”.

Scheda – Il nuovo sistema di biglietti TIC

L’introduzione del TIC rappresenta il primo passo concreto del sistema ITSC (Intelligent Transportation System Campano), che – grazie a una centrale di controllo all’avanguardia e all’utilizzo delle più moderne tecnologie del settore – consentirà progressivamente di automatizzare e potenziare le attività legate alla gestione ed attuazione dell’ integrazione tariffaria, comprensive del monitoraggio puntuale dei flussi di traffico del sistema di trasporto pubblico, in funzione non solo del miglioramento della qualità dei servizi ma anche dell’efficientamento delle aziende, del sistema di informazione agli utenti, della sicurezza di infrastrutture, mezzi, passeggeri e lavoratori e della lotta all’ evasione, superando tutte le criticità del vecchio sistema. Lo schema di integrazione tariffaria attualmente in vigore (UnicoCampania) è infatti caratterizzato da una serie di criticità da risolvere: complessivamente a livello regionale il rapporto ricavi/costi è tra i più bassi d’Italia; la percentuale complessiva di evasione è tra le più alte; i livelli tariffari dei servizi sono disallineati a causa della coesistenza di molteplici schemi e non presentano un’univoca articolazione sul territorio: a parità di percorrenze sussistono differenti tariffe per lo spostamento; non è possibile, per l’utente, scegliere una tariffa diversa da quella integrata, anche se il suo spostamento non necessita di più mezzi di diverse aziende; bassa percentuale di utenti fidelizzati (scarso uso di abbonamenti). Tra l’altro, la Legge di Stabilità 2013 che definisce i nuovi criteri e modalità con cui ripartire tra le Regioni a statuto ordinario il Fondo Nazionale per il concorso dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, prevede come principale parametro da rispettare per non subire un riduzione dei fondi proprio l’incremento del rapporto dei ricavi/costi. Queste infine le principali caratteristiche del nuovo sistema: estensione dei vantaggi e della diffusione dell’attuale sistema integrato; introduzione del titolo aziendale in modo da offrire ai cittadini maggiore scelta e ticket tarati sulle reali esigenze di spostamento; uniformità di tutte le tariffe ad un unico schema a partire da una struttura su base chilometrica; rendere oggettivi ed uniformi i criteri utilizzati per la costruzione delle aree urbane e suburbane; aumentare la quota degli utenti fidelizzati; combattere efficacemente l’evasione attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le aziende e l’applicazione di nuove tecnologie; aumentare il rapporto ricavi/costi; aumentare i livelli di sicurezza e di conoscenza dei flussi grazie all’ITS.

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