Al Teatro Bellini di Napoli, dal 2 al 18 gennaio prossimi, è di scena Toni Servillo, interprete e regista de “Le voci di dentro” di Eduardo, che fa parte della “Cantata dei giorni dispari”. Il tema centrale della commedia è la confusione tra realtà e sogno, in quanto il protagonista, Alberto Saporito, sogna un omicidio, perpetrato dai vicini di casa, ai danni di un suo amico ed è talmente convinto che sia la verità per cui scatena una serie di rischiosi sospetti. Da ciò Eduardo trae la considerazione che a rendere ancora più cattivo l’uomo è l’incapacità di comunicare, in quanto il “prossimo” viene considerato un nemico.
Tale incomunicabilità è dimostrata da un personaggio, Zi’ Nicola, che preferisce non parlare, esprimendosi con un linguaggio particolare che è quello dei fuochi d’artificio, perchè si vuole mantenere lontano dalle realtà della vita. Zi’ Nicola, che è stato un artigiano di tracchi e girandole, abita in una specie di struttura su palafitta, posta in evidenza sulla scena, staccato dalle vicende che si svolgono sul palco; il bello è che torna parlare quando, con un bengala verde, annuncia la sua prossima fine, irrompendo sulla scena, con la battuta rimasta proverbiale: “Per favore un poco di pace”.
Toni Servillo, è stato tra i fondatori di Teatri Uniti, e, da attore e regista, ha proseguito nello studiare la lingua napoletana attraverso la messa in scena di tante opere di Eduardo ed altri autori come Viviani, Martone, in più ha anche toccato commediografi come Goldoni con cui ha ottenuto un grande successo ne “La trilogia della Villeggiatura”. E’ vero che “Le voci di dentro” è uno spettacolo che gira da parecchio, ma il pubblico del Teatro Bellini è ugualmente in grande attesa.
Federico Orsini