A Scafati al centro di una nuova bufera politica, probabilmente l’ultima di questo 2014, l’incontro anticorruzione della dottoressa Immacolata di Saia nella sala consiliare. A perdere le staffe e mettere i puntini sulle ‘i’ il Partito Democratico scafatese che, assieme ai Giovani Democratici, hanno esternato tutte le loro perplessità e il loro disappunto in questa nota: “Continua la saga del ‘non ci credo ma è vero’ nella nostra ridente cittadina; l’indossatore della fascia tricolore promuove sul suo profilo Facebook un interessantissimo convegno tenuto dal vero sindaco di Scafati, ovvero la dottoressa Immacolata Di Saia. L’intoccabile Segretaria generale e responsabile anticorruzione del Comune, presenterà un incontro sui temi dell’anticorruzione, della trasparenza e dell’accesso dei cittadini ai dati e alle informazioni della Pubblica Amministrazione. Tra i relatori il primo cittadino.
Se una suona, l’altro canta!
Fosse Carnevale, avremmo anche potuto pensare ad uno scherzo ben riuscito visto che chi terrà il convegno è stata Segretaria generale del Comune di Casapesenna quando Fortunato Zagaria ne era primo cittadino. Ma non siamo nel periodo carnascialesco per cui abbiamo il dovere di ricordare che a metà del mese di Ottobre scorso è cominciato il processo contro Fortunato Zagaria, accusato di violenza privata con l’aggravante di aver agito favorendo l’ex boss dei casalesi Michele Zagaria. Il nome della dottoressa Di Saia, nell’ordinanza del 7 febbraio 2012 del GIP del tribunale di Napoli Foschini, viene accostato – come sua persona di fiducia – a quello dell’ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria. Il 10 febbraio 2009 la dottoressa Di Saia, ex segretario generale del Comune di Casapesenna a seguito della nomina a Scafati, ma incaricata quale Dirigente Affari generali, si precipitò al municipio in orario di chiusura e restò in sede per quattro ore. Tutto questo avviene nella stessa giornata in cui la maggioranza dei Consiglieri comunali – su impulso dell’ex sindaco Fortunato Zagaria – si dimise col fine di chiudere anticipatamente l’esperienza del sindaco Giovanni Zara.
Scrive il GIP a pag. 33: <<Non potendo la presenza della Di Saia essere giustificata per motivi di servizio, in quanto ella aveva cessato le sue funzioni nel comune di Casapesenna, Giovanni Zara ipotizza che la donna fosse presente, unitamente a Vilma Fortunata e Raffaele Fontana (funzionari comunali, nda) per mettere le ‘carte a posto’ in vista dell’imminente arrivo dei commissari nominati dalla Prefettura>>.
Alla luce di tutto ciò, allo stato attuale e fino a prova contraria, avendo la dottoressa Di Saia di immacolato soltanto il nome, ci chiediamo se sia normale che un primo cittadino scelga un personaggio dal passato così oscuro non solo come Segretario Generale ma anche come Responsabile anticorruzione? E’ credibile mettere in relazione la parola TRASPARENZA con il nome della dottoressa Immacolata Di Saia? E’ possibile sapere se anche la dottoressa Di Saia faceva parte di quella ‘idea di città’ che avevano in mente Aliberti e i suoi o è arrivata da lande non molto lontane in un pacco a sorpresa con tanto di coccarda? Dati i presupposti non molto rassicuranti, possiamo immaginare il prossimo convegno sulla Legalità organizzato dal dottore Aliberti veda come luminare della materia Nicola Cosentino? Il 2014 è stato un anno ricco di avvenimenti ma di un finale di questo tipo ne avremmo fatto volentieri a meno. ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM”.
Raffaele Cirillo