Scafati, Giornata della Trasparenza. Il sindaco Aliberti commenta gli attacchi del PD

aliberti 2Nonostante le polemiche innescate nelle scorse ore, si è conclusa la Giornata della Trasparenza scafatese. L’evento, con lo scopo di rendere la Casa Comunale più vicina ai cittadini, è stato un’occasione per la divulgazione di informazioni alla vita amministrativa per contrastare corruzione e illegalità.

Così il sindaco Pasquale Aliberti ha commentato il tutto: ““L’incontro di questa mattina è solo il primo passo di un piano triennale ideato con lo scopo di avvicinare i cittadini alla programmazione comunale. In un clima di forte antipolitica, iniziative come questa sono fondamentali per avviare e promuovere una collaborazione tra gli stessi cittadini e le istituzioni.

Per fare ciò è indispensabile che il Comune, attivandosi in questa direzione, moltiplichi ad esempio l’impegno dei dirigenti, dei dipendenti e della politica favorendo il bilancio partecipato, le consulte, le collaborazioni con le parrocchie e con le associazioni, rendendo i cittadini consapevoli che il Palazzo Comunale è “amico”.

Una modalità che questa amministrazione fin dal suo primo insediamento ha cercato di trasmettere attraverso il ricevimento dei cittadini da parte del sindaco, gli incontri per la realizzazione del PUC e le riunioni con le associazioni di volontariato. L’obiettivo, da sempre, è rendere il Comune di tutti”.

Infine, Aliberti commenta gli attacchi delle scorse ore da parte del Partito Democratico e dei Giovani Democratici sulla presenza della segretaria Immacolata Di Saia all’incontro: “Ho trovato squallidi gli attacchi riportati dai giornali in questi giorni alla Dott.ssa Di Saia, responsabile dell’anticorruzione, non solo perché almeno a Natale e visto il lutto che ha colpito la Segretaria si poteva far silenzio ma soprattutto perché come sempre sono strumentali e inopportuni dato che arrivano da un’opposizione che ha i suoi referenti locali e provinciali indagati. Eppure, nonostante il loro coinvolgimento in processi per reati gravissimi mai ci siamo permessi di esprimere giudizi, in quanto garantisti e consapevoli che si è colpevoli solo con una condanna definitiva”.

 Raffaele Cirillo

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