Castellammare: un altro furto alla ciclofficina popolare negli spazi del Palazzetto del Mare

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Il 30 dicembre, in occasione della consueta apertura del martedì, abbiamo constatato un nuovo furto di attrezzi. I ladri sono riusciti ad entrare nello spazio interno della ciclofficina portando via diverse serie di chiavi inglesi in crono vanadio, per un valore economico di circa 100 euro. L’episodio avviene a distanza di circa due mesi dall’ultimo furto, avvenuto a fine ottobre scorso. Anche stavolta, ha fatto seguito un atto dimostrativo, o presunto tale: mentre ad ottobre furono lasciati degli escrementi in un secchio ben a vista, stavolta gli autori del furto si sono impegnati a bruciare pezzi di cartone lasciati poi sul pavimento semi carbonizzati. Baby gang? Gesto di un singolo? Atto intimidatorio? O cos’altro?
Non possiamo saperlo e non spetta a noi scoprirlo.

Appurato il furto abbiamo subito provveduto ad avvertire la polizia, intervenuta con una volante sul posto per gli accertamenti del caso. Con la ciclofficina popolare, stiamo cercando di portare avanti un progetto di condivisione sociale unico a Castellammare di Stabia, uno spazio dove chiunque può aggiustare la propria bici gratuitamente o prenderne una in prestito gratuito per un breve periodo di tempo. In questi giorni, con il solito entusiasmo, prospettavamo la preparazione dei nuovi progetti per la primavera prossima: l’ intento è quello di proseguire, nei prossimi mesi, con nuove iniziative ed attività di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile. La buona volontà e la passione ci sono, ma, a fronte di questo nuovo episodio, è necessario capire se e come proseguire. Se il progetto deve continuare, non possiamo combattere periodicamente contro questi episodi nella totale indifferenza dell’Amministrazione comunale. Ad ottobre, furono moltissimi a sostenerci donandoci attrezzi che ci hanno permesso di ripartire subito, ma, fatto davvero incredibile, l’intervento della comunità fu talmente deciso, che qualche giorno dopo gli attrezzi rubati ci furono persino restituiti da chi, probabilmente, fu messo nelle condizioni di sentirsi in colpa per quello che aveva fatto. Stavolta non possiamo affidarci di nuovo all’intervento di quella parte della cittadinanza che crede nel progetto. E’ necessario risolvere una volta per tutte il problema strutturale, altrimenti i furti si ripeteranno a cadenza periodica. Non è concepibile che chicchessia possa introdursi all’interno del Palazzetto del Mare, un edificio comunale al centro della città, portando via quello che vuole, senza alcun tipo di controllo né di videosorveglianza. Appurata dunque la vicinanza morale e materiale dei cittadini occorre verificare, ora, quella dei nostri amministratori. Se l’Amministrazione comunale reputa quello della ciclofficina popolare un progetto che merita ancora di essere portato avanti, perché considerato utile e proficuo, allora è necessario che chi di dovere si impegni ad impedire che tali episodi avvengano con tale insostenibile frequenza e facilità; prima che gli attrezzi siano portati via ad uno ad uno insieme alla nostra pazienza!

E’ una questione di ordine pubblico oltre che di tutela di uno spazio ed un’attività, fino a prova contraria, comunale! E’ anche una situazione di coerenza, se i nostri amministratori non riescono a tutelare un’attività del genere significa che mancano le basi per qualsiasi tipo di ulteriore intervento sociale. Provvederemo a protocollare un’apposita richiesta scritta al Sindaco e alla Giunta, in cui chiediamo la messa in sicurezza dello spazio destinato alla ciclofficina. Se ad essa non seguiranno risposte, allora ce ne faremmo una ragione: significherebbe che a Castellammare non ci sono i presupposti per un’attività sociale a costo zero destinata all’intera cittadinanza; di certo a mancare sarebbe la volontà politica non certo la buona volontà nostra e di una parte consistente di cittadinanza.

Ciclofficina popolare Raffaele Viviani
Ass. Gli Amici della Filangieri

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