Il Napoli non perde mai con il Cesena 1-4 per gli azzurri, agganciata la Lazio al terzo posto!

Gonzalo Higuain DOhaMassimo Troisi in un suo celebre film diceva “il Napoli con il Cesena non perde mai” . Al Manuzzi gli uomini di Benitez ne segnano ben quattro di gol al Cesena, nel ricordo di Pino Daniele e nel confermare agli scettici che il Napoli non è solo grande con le grandi ma anche con le piccole. Apre le danze Callejon al 28′ poi ci pensa Higuain al 40′ e Hamsik (Capelli) al 64′ a chiudere il match ma non contento “il Pipita” segna al 72′ la sua doppietta personale e il poker azzurro è servito, mentre nulla serve il gol di Brienza al 75′, gol della bandiera che serve solo a scaldare gli animi gelidi dei tifosi cesenati.

La Partita:

 Un Napoli reduce dalla Supercoppa italiana che ha cambiato gli umori: dentro e soprattutto intorno. L’obbligo dei tre punti, per non farsi scappare Lazio e terzo posto, è un imperativo che cancella le scorie di fatica, feste e anche dolore (la morte di Pino Daniele, qui celebrata come si deve col minuto di silenzio) e le immagini con i video delle sue canzoni all’intervallo.
Benitez si sceglie qualche novità, visto che la prossima tappa sarà Napoli-Juve. A riposo Koulibaly, De Guzman preferito a Mertens, un meccanismo da rimettere in moto dinanzi al Cesena che ha una fame disperata di punti, e dei limiti che ben si conoscono.
Al pronti via Callejon e il suo destro non perdona.
La ricerca di un qualcosa, da parte cesenate, non regge l’impatto. E la facilità con la quale il Napoli trova il raddoppio al 40′ ne è l’emblema: rilancio di Rafael verso Hamsik a centrocampo, assist in verticale per Higuain, il tutto senza tracce di difesa avversaria: el Pipita scatta, scansa Leali ed è 2-0. 
Nella ripresa il copione si ripete. Il Cesena lavora e lavora nel tentativo di scovare il gol-speranza: ci prova Brienza, ci prova ancora Hugo Almeida: qualcosa accade attorno a Rafael, ma all’impatto con le ripartenze degli uomini forti del Napoli non si regge. Al 22′ Higuain rifinisce per Hamsik, il diagonale è perfetto, forse finirebbe sul palo, o fuori, o in gol. A risolvere ci pensa Capelli in scivolata: tocca a lui siglare la rete dello 0-3, diremmo giustizia divina visto il rigore non visto da Massa a favore degli azzurri dove Capelli si aggiusta vistosamente la palla con la mano in area.

Per procedere poi con la rete dello 0-4 di Higuain al 72′  oramai le linee di difesa del Cesena non saltate. E vestire di troppo (troppi gol) una partita che Brienza al 75′, da fuori area, colora con quel pallido sorriso per dire: ci siamo anche noi. Niente di che: ammesso che l’1-4 sia meno amaro di uno 0-4 per i tifosi cesenati agghiacciati da questo Napoli strepitoso che lancia la sfida alla Juventus capolista.

Cosimo Silva

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