Scoperta, nei capannoni di un’azienda di spurghi al confine tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, una vera e propria fabbrica di euro falsi.
A fare irruzione nei locali della “Gesam Ambiente” di via Ripuaria, gli uomini della guardia di finanza di Scafati. Il blitz dei militari nell’azienda, che ufficialmente si occupava di spurghi e di smaltimento rifiuti, ha portato al rinvenimento, in alcuni locali e dietro pareti di cartongesso, di computer e macchinari per produrre falsi biglietti da 50 euro, perfettamente imitati, filigranati e conformi alle banconote originali. Il valore dei macchinari e dell’attrezzatura informatica rinvenuta e sequestrata ammonterebbe a circa 35mila euro.
Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, le fiamme gialle hanno colto in flagrante cinque persone. Due fratelli di Torre Annunziata di 44 e 40 anni, un 59enne di Marano di Napoli, un quarto complice di 60 anni di Afragola ed infine ancora un uomo di 52 anni di Casoria.
L’accusa è di tentata falsificazione di banconote in concorso.
Sequestrati, oltre ai soldi falsi, anche due pc. In uno dei computer, in uso ai presunti falsari, i militari hanno rinvenuto un file che riproduceva il biglietto da 50 euro. I cinque arrestati sono adesso in attesa di giudizio direttissimo, dinanzi alla seconda Sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata.
I finanzieri, a fine perquisizione, hanno registrato la scoperta di più di 1milione di banconote false da 50 euro, pronte ad essere immesse sul mercato. Un giro d’affari vicino ai 50 milioni.