“Con la scomparsa di Francesco Rosi se ne va un grande del cinema italiano ed europeo.
Uomo animato da passione civile. Straordinario maestro del cinema d’inchiesta i cui film, come egli stesso ricordava, si proponevano di far crescere la coscienza sociale indagando sui mali della società italiana. Rosi non dimenticò mai durante la sua carriera Napoli, la sua città, anzi la omaggiò in uno dei suoi film più celebri.
E’ proprio Napoli, infatti, la vera vittima-protagonista di quel capolavoro della storia del cinema d’impegno che è “Le mani sulla città”.
Con quella pellicola Rosi compì una denuncia coraggiosa della speculazione edilizia che si abbatté sulla Napoli nel dopoguerra, ne tratteggiò le collusioni tra interessi affaristici e potere politico, e gli avidi trasformismi.
Una testimonianza, un monito da ricordare sempre a questa e alle future generazioni.”