A Pimonte è scoppiata una vera e propria emergenza randagi. Sono tantissime infatti le cucciolate dei cani abbandonati in diverse aree della città montana. A mobilitarsi per salvare i tanti amici a quattro zampe alla ricerca di nuove famiglie, l’ex sindaco di Pimonte, Luigi Amodio, che già negli ultimi giorni delle festività natalizie è riuscito a trarre in salvo e far adottare alcuni dei cuccioli, spostandoli nel presepe vivente organizzato in città.
A poco è servito però, perché il numero di cani nelle aree di Pimonte sembra essere davvero esorbitante e, pochissimi giorni fa è avvenuto un nuovo rinvenimento shock. Infatti, in un terreno abbandonato divenuto ormai una discarica nei pressi della chiesa di San Michele, sono stati trovati circa venti cuccioli. Senza né cibo né acqua, i cagnetti, di circa due mesi, si aggirano tra l’immondizia nascondendosi nelle profondissime tane scavate dalle loro madri nelle zolle di terra tra sporcizia, spazzatura e alcune carcasse di cagnolini della cucciolata morti per il freddo e per la fame.
Ad occuparsi della faccenda, sempre il signor Amodio che, quasi solo nella sua battaglia visto che in città non vi sono né volontari né associazioni animaliste, si è rivolto agli attivisti dell’associazione di Castellammare di Stabia ‘Amici di Piedina’.
Giunti sul posto ieri, i volontari non hanno potuto che appurare la situazione di totale degrado in cui versano i cani abbandonati di Pimonte, di cui è difficile persino fare un censimento dato il numero elevato nelle diverse aree e la difficoltà nell’avvicinarli per via di alcune zone che, colme di rifiuti, sono quasi impercorribili.
A lanciare un ultimo disperato appello è proprio una delle attiviste degli ‘Amici di Piedina’, la signora Maria, che sta facendo il possibile per fare da tramite per permettere quante più adozioni possibili: “Innanzitutto è necessario rimuovere i cani da quel terreno; sono esposti alle intemperie e alla pericolosità dei rifiuti abbandonati nell’area. C’è bisogno di trovare subito delle famiglie adottive e persone di buona volontà disponibili per fornire almeno delle dimore temporanee che possano contribuire ad arginare questa gravissima emergenza. Abbiamo inoltre bisogno di aiuto per sterilizzare le tantissime mamme randagie sul territorio. E’ una situazione delicata che richiede l’aiuto di tutti, anche nei comuni limitrofi”.
Per adottare uno dei tanti cuccioli o offrire loro un rifugio temporaneo basta rivolgersi a Maria al numero 333 8714 883 oppure al 338 4793 127. Noi de ‘Il Gazzettino Vesuviano’ continueremo a seguire con passione la vicenda diffondendo le informazioni e seguendo gli eventuali sviluppi.
Raffaele Cirillo