Con un comunicato stampa Sinistra Ecologia e Libertà, con il coordinatore cittadino Massimo Napolitano, chiarisce la propria posizione sulla questione sgombero di Palazzo Fienga.
“Quello che riteniamo scandaloso relativamente alla vicenda dello sgombero di palazzo Fienga è che che il sindaco abbia usato questo provvedimento come agnello sacrificale per evitare lo scioglimento del consiglio comunale, mentre tante altre prescrizioni del Prefetto non sono state attuate e lasciate nel dimenticatoio.
La camorra non si combatte sfrattando famiglie e bambini, e se ci sono camorristi tra gli abitanti di quella struttura essi devono essere arrestati e messi in galera, come prevede la legge. Lo sfratto non è contemplato come pena accessoria a quella detentiva.
La questione è diversa se invece affrontiamo il problema è relativo alla sicurezza strutturale dell’edificio, ma l’amministrazione ci deve spiegare come mai non sono state fatte sgomberare tutte le altre abitazioni presenti nel quadrilatero che, o sono crollate sotto i nostri occhi, o che versano in condizioni peggiori.
Per finire è necessario qualora si facesse un intervento di sgombero trovare strutture adatte e che non siano dei palliativi come i box di via Tagliamaonte o le scuole abbandonate di Torre annunziata che ci ricordano l’emergenza post-terremoto; per finire, pretendiamo che non vengano utilizzate le abitazioni di edilizia popolare scavalcando la lista degli assegnatari già mortificata dalla presenza di abusivi o morosi.
La camorra fa schifo, senza se e senza ma, ma bisogna avere il coraggio di affrontarla a viso aperto, non prendendosela con donne e bambini inermi, puntando sulla prevenzione offrendo lavoro, benessere e istruzione e arrestando tutti coloro che si sono macchiati di reati mafiosi.
Il Sindaco si è fatto sfuggire nei sui 10 di mal governo i soldi della ricostruzione del quadrilatero della carceri, ha permesso lo stanziamento di 60mila euro di denaro pubblico per l’abbellimento di una piazzetta nei pressi del palazzo Fienga ad uso e consumo di un noto camorrista ed ora vorrebbe ergersi a paladino anticamorra con questi sistemi? I metodi usati sembrano essere simili a quelli che dice di voler combattere”.