“Noi registriamo con piacere l’incontro della scorsa settimana del Ministro Franceschini con i sindaci perché finalmente si parla anche di “extra moenia” e di turismo vero, non solo di restauro di beni archeologici che, ovviamente, è una cosa importantissima. Dobbiamo dire che ci sembra strano che l’incontro sia stato fatto a livello istituzionale e senza coinvolgere le attività produttive, perché quando si ragiona di turismo si dovrebbe anche parlare di posti di lavoro da creare, investimenti imprenditoriali da prevedere”.
Sono le parole di Angelo Pica, presidente del consorzio Costa del Vesuvio, che esprime la sua posizione critica sull’assenza degli imprenditori all’incontro sulla “buffer zone” dei siti archeologici avvenuto a Pompei qualche giorno fa.
“Non è una posizione polemica sterile dal momento che abbiamo sul territorio circa 80 alberghi e un numero equivalente di strutture di accoglienza minori, (bed and breakfest, affittacamere) parliamo comunque di una realtà produttiva significativa con migliaia di addetti e un volume d’affari importante. Un settore che deve crescere, sia dal punto di vista della qualità sia dei numeri, per poter offrire accoglienza adeguata alla crescita del turismo a Pompei e della zona adiacente per farla diventare attrattore turistico vero” le parole di Pica.
Che lancia un appello in questa fase in cui si discute di turismo e di rilancio del territorio: “Il mio appello è di incontrarci, di parlarne e costruire insieme il piano di sviluppo. Il piano per Pompei deve immaginare investimenti immateriali e investimenti infrastrutturali, ma non potrà prescindere da quelli imprenditoriali. Crediamo che i comuni non abbiano sufficienti risorse per occuparsi di queste cose. Dunque affiancare idee dei comuni a quelle degli imprenditori dovrebbe essere un viatico necessario per fare un buon lavoro e per avere un risultato soddisfacente” conclude il presidente del Consorzio Costa del Vesuvio.
