La protesta dei genitori del plesso di via Isonzo non accenna a cessare, mentre per domani mattina si attende l’arriva di circa quaranta sgomberati da Palazzo Fienga che occuperanno le aule scolastiche adattate a miniappartamenti.
Durissima, nei giorni scorsi, anche la presa di posizione del preside Benito Capossela. La decisione dell’amministrazione torrese è giunta senza alcun preavviso provocando le proteste da parte di tutte le componenti del plesso dell’Istituto comprensivo “Leopardi”.
«La mia ferma richiesta – ha affermato il preside Capossela – è stata quella di mettere innanzitutto in sicurezza il cantiere dei lavori che l’amministrazione ha previsto per adattare le aule della nostra scuola per le persone che dovranno occuparle. Il fatto è che ci siamo trovati gli operai a scuola senza sapere se stessero lavorando per l’edificio scolastico in quanto scuola o per altri obiettivi.
Quando è stato chiarito che il tutto era mirato all’emergenza che lo stesso sindaco dice essere stata improvvisa ed imprevista, non abbiamo potuto fare a meno di chiarire la nostra posizione.
Alle comunicazioni del primo cittadino ho subito risposto anteponendo il diritto allo studio ed alla sicurezza dei nostri giovani utenti.
In particolare – ha continuato Capossela – ho sottolineato l’esigenza di delimitare e separare le aree ad uso didattico dell’edificio, dalle aree oggetto di cantiere garantendo la massima sicurezza degli alunni e di tutto il personale. Contestualmente mi sono rifiutato di consegnare le chiavi della scuola alla ditta che stava eseguendo i lavori, subordinando la consegna alla delimitazione richiesta».
Nella sua risposta del primo cittadino, nel ribadire il carattere di estrema urgenza dei lavori, garantiva che sarebbero state “adottate tutte le misure tecniche per salvaguardare l’ingresso del plesso scolastico da ogni tipo di ingerenza esterna”
Nel documento di Starita si leggeva inoltre: “A riguardo, si provvederà a transennare opportunamente un percorso pedonale parallelo al fronte sud del plesso e si realizzerà l’accesso ai locali adibiti a ricovero provvisorio sul lato ovest in modo da non utilizzare il cortile interno della scuola”.
«Ad oggi – ha concluso Capossela – abbiamo costatato che quanto dichiarato dal sindaco di Torre Annunziata è stato attuato e pertanto, pur non condividendo la scelta adottata dai vertici comunali, dobbiamo prendere atto che la nostra scuola è perfettamente in grado di proseguire con le attività didattiche».
G.C.
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