Nuovi cassoni ed isole ecologiche a Torre del Greco. Un totale di 1 milione e 200mila euro spesi dall’ente di Palazzo Baronale nonostante le recenti polemiche sorte in città proprio in merito alla questione isole ecologiche. Nei giorni scorsi il Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco ed il deputato Luigi Gallo avevano effettuato un sopralluogo per denunciare le irregolarità delle isole ecologiche di via Scappi Novesca, via Cavallerizzi e via Circumvallazione. Le denunce dei pentastellati avevano permesso anche il sequestro del sito di via Cimaglia. “L’amministrazione Borriello – ha commentato il deputato del M5S Luigi Gallo – aumenta le fogne a cielo aperto e butta nell’immondizia 1 milione e 200mila euro di soldi dei cittadini. Vedremo a favore di quale azienda. E’ un progetto in antitesi al sistema del Porta a Porta e che affossa del tutto la strategia dei Rifiuti Zero”.
Ludovico D’Elia, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco, è pronto a portare avanti nelle stanze di Palazzo Baronale la sua battaglia a sostegno del sistema Porta a Porta. “L’amministrazione comunale – questa la denuncia del consigliere D’Elia – sostiene pubblicamente di essere a favore del sistema Porta a Porta, attivando la raccolta ma soltanto in via sperimentale. In quest’occasione, il Comune ha deciso di spendere oltre un milione di euro ma procedendo ancora nella strada sbagliata, quelle delle isole ecologiche.
Con questi soldi sono stati acquistati 60 cassoni scarrabili, per un totale di 23 nuove isole ecologiche: ad oggi non capisco le intenzioni della maggioranza ed identifico questa spesa come un unitile spreco impacchettato dall’amministrazione, l’ennesimo. Le caratteristiche del bando, tra l’altro, sono particolarmente specifiche e dettagliate. A questo punto mi chiedo se dietro a tutto ciò ci sia la volontà politica di favorire delle specifiche aziende”.
Nei giorni scorsi, intanto, è stata annunciata la chiusura dell’isola ecologica di Cento Fontane, area di cui il consigliere d’opposizione Ludovico d’Elia aveva denunciato lo stato di totale incuria ed abbandono. “La nostra pressione – ha detto D’Elia – è stata fondamentale. Ma non capisco perché una somma di denaro quale quella spesa per l’acquisto dei nuovi cassoni non possa essere destinata ad un sito come quello del complesso monumentale delle Cento Fontane, che potrebbe divenire volano di sviluppo turistico per la nostra città”.