Il resoconto dei dati di affluenza 2014 ai siti archeologici vesuviani diffusi dalla Soprintendenza di Pompei conferma due aspetti fondamentali: la crescita di un turismo d’interesse culturale con un incremento significativo degli ingressi, e un aumento del numero dei visitatori presso l’Antiquarium nazionale di Boscoreale “Uomo e ambiente nel territorio vesuviano”.
Le oltre diecimila presenze registrate rappresentano un ottimo incremento rispetto agli anni precedenti e una buona base di partenza importante per ulteriori politiche di valorizzazione dell’area archeologica di Boscoreale.
Questo dato decisamente positivo è la conferma della giustezza della “visione” dell’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Balzano, che ha scommesso sull’idea di fare di Boscoreale uno snodo importante per il turismo a interesse culturale e ambientale.
Piccoli passi e strategia di lungo termine sono necessari per affrontare questa sfida.
In questa direzione è andata l’adesione al Protocollo per il Piano di gestione dell’area Unesco, e il lavoro per il piano strategico insieme al lavoro di collaborazione con la Direzione del Museo Antiquarium per realizzare diversi eventi, in rete con le associazioni più attente di Boscoreale, che hanno contribuito, in parte, a questo significativo risultato.
“Si deve rafforzare il nostro lavoro per fare di Villa Regina un polo per il turismo didattico e culturale di livello internazionale -ha dichiarato l’assessore ai beni archeologici Paolo Persico-. Dobbiamo trasmettere un messaggio di fiducia alla città: non bisogna perdere un solo minuto. Questo assillo deve permeare tutti gli Amministratori e l’insieme della struttura comunale. Non rispondere positivamente a questa opportunità -ha concluso l’assessore Paolo Persico- rappresenterebbe uno schiaffo pesante al futuro delle nostre comunità”.
“Stiamo operando nella giusta direzione per rilanciare questo territorio –ha commentato il sindaco Giuseppe Balzano-. La sinergia in corso con i comuni dell’area vesuviana rafforza il ruolo centrale della nostra città rispetto allo sviluppo dell’area archeologica di Villa Regina”.