“Le nostre cooperative agiscono nel rispetto della legalità. Le imprese che scelgono di aderire a Confcooperative sanno che nei servizi è prevista la revisione, strumento di monitoraggio, controllo e supporto. Ci dissociamo completamente dagli episodi incresciosi che stanno coinvolgendo il mondo delle cooperative da alcuni mesi. La cooperativa è l’organizzazione d’impresa più democratica, socialmente valida e accessibile ai più giovani.
È terribile che nel pensiero comune debba essere associata a malavita e raggiri. Confcooperative Campania, in collaborazione con tutti i livelli territoriali e quindi anche con Confcooperative Avellino, lavora ogni giorno per sviluppare la cultura della cooperazione, che è anche un movimento, un modo di intendere la vita e lo stare nelle comunità. Ad Avellino, ad esempio lavorano realtà cooperative esemplari, specie nel sociale e nel socio-sanitario. È un dato di fatto che in Italia le regioni più sviluppate sono quelle in cui le cooperative fanno parte del tessuto economico, sono ben radicate e sviluppate. Questo è quello in cui crediamo e che cerchiamo, a volte con tanta fatica, di portare avanti in Campania, da Avellino a Salerno”.
Così Maria Patrizia Stasi, presidente di Confcooperative Campania, associazione di rappresentanza, assistenza e revisione di imprese cooperative su tutto il territorio regionale, alla luce dei fatti accaduti ad Avellino, dove è stato disposto il sequestro dei beni di alcune cooperative fittizie.