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La Commissione Trasparenza ha discusso della situazione della Napoli Servizi

Foto_comunicato_n._10La Commissione Trasparenza, presieduta da Andrea Santoro, ha incontrato ieri l’Amministratore Unico della società Napoli Servizi per fare il punto sulle attività della società e sulla sua situazione economico-finanziaria. L’incontro, che rientra nell’ambito della verifica avviata lo scorso anno dalla commissione sullo stato di salute delle partecipate comunali, ha fornito l’occasione per approfondire una serie di questioni legate soprattutto all’attività di gestione e dismissione del patrimonio immobiliare comunale, alle risorse economiche ed umane della società, con particolare riferimento al bando emanato da NS per il reperimento di alcune figure professionali.

Il presidente Santoro ha sottolineato in apertura l’importanza di una analisi della gestione del patrimonio, sia sulle riscossioni dei canoni – che nel 2013 hanno subito un forte calo – che sulle dismissioni, data la centralità di questo settore per il Piano di Riequilibrio Finanziario dell’Ente, esprimendo preoccupazione per lo stallo delle dismissioni registrato nel 2014.

L’amministratore unico (dal 16 ottobre 2014) della Napoli Servizi, Domenico Allocca, ha riepilogato le attività della società – che il Tar Campania ha definito “servizio pubblico di interesse generale a carattere sociale”, nel proprio giudizio sul ricorso presentato dal vecchio gestore contro l’internalizzazione. La società, ha detto l’amministratore unico, ha negli anni moltiplicato e diversificato le proprie attività, ad esempio con l’internalizzazione della gestione del patrimonio comunale, che richiede servizi altamente qualificati, e l’assorbimento del ramo di azienda di Elpis (ex concessionaria della pubblicità e delle affissioni). I 1570 dipendenti (ai quali vanno aggiunti 60 dipendenti ex Elpis e 60 Lavoratori Socialmente Utili, dal prossimo 1 febbraio) contano però al proprio interno solo una bassa percentuale di altamente specializzati. I costi del personale superano i 43 milioni di euro, nel 2014, su 58 Milioni di commessa annuale da parte del Comune. In risposta ai numerosi quesiti dei consiglieri, l’amministratore unico ha poi precisato che una realistica valutazione di quanto incassato dai canoni sarà possibile solo al 31 gennaio per i primi 2 anni di attività, con un report fornito da Poste Italiane, in quanto la NS, responsabile della sola bollettazione dei canoni correnti, non è a conoscenza dei flussi di cassa che vengono indirizzati, come da convenzione, direttamente alle casse comunali né ha conoscenza delle eventuali morosità (tra le quali la parte più consistente riguarda Enti), e ciò in quanto il precedente gestore non ha fornito il software necessario anche per il controllo. Napoli Servizi, ha comunicato, sta procedendo ad acquistare un nuovo e adeguato software, così da poter garantire già dalla prossima estate l’attuazione del piano di rateizzo.

Sulla selezione del personale, l’amministratore unico ha detto che la selezione, che è stata adeguatamente pubblicizzata, si è resa necessaria per l’assenza nella società di figure professionali specializzate nella gestione del patrimonio, in particolare per la dismissione. L’orientamento è di mantenere aperto il bando (la scadenza del bando è il 31 gennaio), anche per non incorrere in penalità e/o ricorsi, ma di procedere ad assunzione delle figure solo se nel frattempo queste figure non si acquisiscano con la mobilità del personale dichiarato in esubero dalle altre partecipate comunali. Sulle manutenzioni, spiegato il meccanismo di selezione degli interventi che vede l’intervento immediato quando ci sono diffide, l’amministratore Allocca ha chiarito che su questo settore la società ha disponibile solo una piccola parte (2,2 milioni per manutenzione ordinaria su guasto per 2000 alloggi) delle risorse a disposizione, e ciò per l’alto costo del personale. In proposito, altamente positivo ha definito l’ultimo accordo sindacale raggiunto in azienda che prevede “l’assorbibilità dei superminimi” legata al raggiungimento dei risultati che consentirà un risparmio di circa 350mila euro.

La dottoressa Aprea, direttore centrale del Patrimonio, ha precisato, nella propria qualità di responsabile unico dei rapporti con NS (mentre il controllo analogo sulla società è esercitato dai vari servizi competenti sulle materie affidate alla società) che si sta lavorando alla definizione del Contratto di Servizio con la partecipata a partire dall’analisi dei compiti attribuiti di volta in volta dal Comune. Per il 2015 la società, grazie al lavoro di riordino compiuto, dovrebbe garantire risultati migliori rispetto a quelli dello scorso anno, soprattutto nella gestione del Patrimonio, tenendo conto che una contrazione del numero di dismissioni è da ricondurre alle mutate condizioni economiche delle famiglie, molte delle quali non hanno confermato la propensione all’acquisto inizialmente manifestata.

Tema diverso, ma collegato, quello affrontato dal funzionario del Servizio Partecipate Taccone che ha esposto il metodo con il quale il Comune è intervenuto sulle criticità di carattere economico finanziario della NS ed ha individuato nel meccanismo dell’anticipo sugli interventi manutentivi e della rendicontazione a saldo uno dei motivi di difficoltà del bilancio della partecipata.

Alla riunione è intervenuto anche il presidente del Collegio Sindacale della Napoli Servizi, Gianluca Battaglia, che ha definito complesso e delicato il lavoro svolto dal collegio che si ispira a due principi fondamentali, e cioè il rispetto dell’importanza del patrimonio e quello del rispetto del lavoro dei dipendenti. Il Collegio ha esercitato il proprio ruolo anche con controlli a campione e verifiche straordinarie sulla contabilità. Da questo punto di vista, le difficoltà maggiori della società si concentrano sui problemi di cassa, per cui è importante che il Comune intervenga aumentando le risorse a disposizione e definendo il Contratto di Servizio. Particolarmente preoccupante il dato sulle dismissioni del 2014, almeno in presenza dei dati disponibili finora, soprattutto per il risvolto che un dato negativo potrebbe avere sulle scelte strategiche finora effettuate per la gestione e dismissione del Patrimonio comunale.
I consiglieri intervenuti hanno posto numerose domande in merito ad aspetti diversi: il consigliere Grimaldi ha espresso preoccupazione sulla mancata riscossione delle morosità sulle quali gli stessi assegnatari non vengono adeguatamente informati; il consigliere Russo ha invece chiesto lo snellimento delle pratiche sulle volture e verifiche sugli effettivi occupanti di alloggi comunali; il consigliere Troncone ha sollevato il problema del bando in corso per l’assunzione a tempo determinato di personale qualificato esprimendo riserve sia sull’adeguata pubblicità della procedura che nel merito dei criteri di valutazione dei titoli; il consigliere Gennaro Esposito è ritornato sulla mancata fornitura, da parte del precedente gestore, dei dati del Patrimonio, così come era stato stabilito nella transazione; il consigliere Lebro, che ha espresso riserve sulla possibilità da parte dei consiglieri di intervenire nel merito dei criteri di valutazione per la selezione di personale, ha auspicato un aumento di investimenti da parte dell’amministrazione comunale a favore sia della società che della direzione comunale Patrimonio; il consigliere Nonno ha chiesto che si ponga fine al “caos” che caratterizza diversi aspetti della gestione, in particolare per quanto riguarda le volture e le morosità; il consigliere Moretto ha evidenziato la complessità della situazione della società che svolge compiti molteplici chiedendo che, per ognuno dei settori affidati, si evidenzi la relativa redditività, esprimendo riserve sull’affidamento anche della manutenzione stradale; il consigliere Antonio Borriello ha sottolineato che la selezione di personale è inopportuna anche in considerazione dell’indirizzo espresso dal Consiglio per la mobilità del personale tra le partecipate, facendo in particolare riferimento al personale della Bagnolifutura in liquidazione.

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