Nove le misure cautelari (due arresti in carcere, cinque arresti ai domiciliari, due divieti di dimora in Campania):
1) Carmine Casciano, responsabile del cimitero (carcere);
2) Pasquale Cesarano, funzionario pubblico addetto al cimitero (carcere);
3) Claudio D’Alessio, ex sindaco (domiciliari);
4) Attilio Malafronte, consigliere comunale di maggioranza all’epoca dei fatti (domiciliari);
5) Francesco Mirante, gestore dei servizi domiciliari dal maggio 2013 (domiciliari);
6) Ciro Serrapica, ex presidente del consiglio comunale (domiciliari);
7) Antonio Somma, impiegato con mansioni di interratore (domiciliari);
8) Salvatore Carotenuto, appuntato dei carabinieri (divieto dimora);
9) Visidore Salsano, dipendente comunale in pensione (divieto dimora).
Nell’ambito dello stesso procedimento risultano poi indagate altre otto persone:
1) Patrizia Coscia, privato beneficiario;
2) Andrea Nunziata, dirigente dell’Utc e responsabile dei servizi cimiteriali;
3) Raffaelina Palomba, privato beneficiario;
4) Francesco Pappalardo, ispettore Asl;
5) Vincenzo Russo, privato beneficiario;
6) Carlo Sorrentino, ispettore Asl;
7) Antonio Villani, privato beneficiario;
8) Francesco Villani, privato beneficiario.